The challenging project for the redevelopment of CityLife Milan Trade Fair area commends the image of three skyscrapers. They - renamed the “straight”, the “crooked” and the “bent” - express figurative choices through their simplicity. Isozaki – the “straight” - develops a profile set to the repetition of a six-story form shaped by curved lines. The “crooked”, the skyscraper designed by Zaha Hadid, outlines a pattern that defies the principles of verticality. The skyscraper by Libeskind - the “bent” - aims to impress the precarious balance.

L’impegnativo progetto di CityLife per la riqualificazione dell’area della Fiera campionaria di Milano affida all’immagine di tre grattacieli il compito di definire il carattere dell’intervento. Ribattezzati il dritto, lo storto e il curvo, esprimono scelte figurative determinate che, anche attraverso la loro semplificazione terminologica, impongono la loro personalità. Quello di Isozaki – il dritto – sviluppa un profilo impostato sulla ripetizione di un modulo di sei piani sagomato da linee curve. Lo storto, il grattacielo di Zaha Hadid, delinea una sagoma che sfida i principi della verticalità,con un volume molto sbilanciato. Il grattacielo di Libeskind – il curvo – mira a impressionare per la precarietà dell’equilibrio.

Panizza, M. (2010). CityLife: il dritto, lo storto, il curvo. L'ARCHITETTO ITALIANO, 37-40, 35-39.

CityLife: il dritto, lo storto, il curvo

PANIZZA, Mario
2010-01-01

Abstract

The challenging project for the redevelopment of CityLife Milan Trade Fair area commends the image of three skyscrapers. They - renamed the “straight”, the “crooked” and the “bent” - express figurative choices through their simplicity. Isozaki – the “straight” - develops a profile set to the repetition of a six-story form shaped by curved lines. The “crooked”, the skyscraper designed by Zaha Hadid, outlines a pattern that defies the principles of verticality. The skyscraper by Libeskind - the “bent” - aims to impress the precarious balance.
2010
L’impegnativo progetto di CityLife per la riqualificazione dell’area della Fiera campionaria di Milano affida all’immagine di tre grattacieli il compito di definire il carattere dell’intervento. Ribattezzati il dritto, lo storto e il curvo, esprimono scelte figurative determinate che, anche attraverso la loro semplificazione terminologica, impongono la loro personalità. Quello di Isozaki – il dritto – sviluppa un profilo impostato sulla ripetizione di un modulo di sei piani sagomato da linee curve. Lo storto, il grattacielo di Zaha Hadid, delinea una sagoma che sfida i principi della verticalità,con un volume molto sbilanciato. Il grattacielo di Libeskind – il curvo – mira a impressionare per la precarietà dell’equilibrio.
Panizza, M. (2010). CityLife: il dritto, lo storto, il curvo. L'ARCHITETTO ITALIANO, 37-40, 35-39.
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11590/117860
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact