Nei due volumi dedicati al cinema il filosofo Gilles Deleuze propone un commento a Bergson a partire da un’indagine sulla natura del cinema, con molti esempi di autori e film suddivisi in una tassonomia che prevede una “immagine-movimento”, propria del cinema classico, e una “immagine-tempo”, propria del cinema moderno. L’articolo si occupa della interpretazione della poetica di Orson Welles, autore della modernità cinematografica, presente nel testo Immagine-tempo, con particolare riferimento alla prospettiva di Nietzsche e alla sua critica della verità. Il saggio vuole in particolare sottolineare il legame tra l'idea di potenza del falso, che Deleuze riprende dalla filosofia nietzschiana e applica alla produzione di Welles, e i concetti di tempo e virtualità, al centro del percorso del pensatore francese.
Angelucci, D. (2006). Il raggiro universale: Welles e Deleuze. RIVISTA DI ESTETICA, 31, 145-160.
Il raggiro universale: Welles e Deleuze
ANGELUCCI, DANIELA
2006-01-01
Abstract
Nei due volumi dedicati al cinema il filosofo Gilles Deleuze propone un commento a Bergson a partire da un’indagine sulla natura del cinema, con molti esempi di autori e film suddivisi in una tassonomia che prevede una “immagine-movimento”, propria del cinema classico, e una “immagine-tempo”, propria del cinema moderno. L’articolo si occupa della interpretazione della poetica di Orson Welles, autore della modernità cinematografica, presente nel testo Immagine-tempo, con particolare riferimento alla prospettiva di Nietzsche e alla sua critica della verità. Il saggio vuole in particolare sottolineare il legame tra l'idea di potenza del falso, che Deleuze riprende dalla filosofia nietzschiana e applica alla produzione di Welles, e i concetti di tempo e virtualità, al centro del percorso del pensatore francese.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.