Viene affrontato il problema della determinazione a scala regionale dei parametri cinematici impiegati nel modello geomorfologico basato sulla funzione d’ampiezza. L’andamento dei momenti della funzione d’ampiezza riscalata al variare del rapporto tra le velocità di versante e di canale suggerisce una nuova formulazione analitica che mette in conto l’ipotesi di dipendenza statistica tra la lunghezza di un canale e l’estensione del versante che lo precede. In base all’osservazione di dati di pioggia e portata relativi ad eventi di piena su un campione significativo di sezioni strumentate, situate sul corso del Tevere, dei suoi principali affluenti e dei bacini regionali del Lazio, vengono stimati i tempi medi di ritardo, la varianza dei tempi di residenza e le velocità caratteristiche di ciascun bacino. È infine valutata la possibilità di trasferire l’informazione idrologica, relativa a tali parametri, alle sezioni non strumentate, analizzando la correlazione tra le velocità ed alcune caratteristiche fisiografiche del bacino di facile determinazione.
DI LAZZARO, M. (2008). STIMA DELLE VELOCITA’ DI TRASFERIMENTO NEL MODELLO GEOMORFOLOGICO BASATO SULLA FUNZIONE D’AMPIEZZA. L'ACQUA, 3.
STIMA DELLE VELOCITA’ DI TRASFERIMENTO NEL MODELLO GEOMORFOLOGICO BASATO SULLA FUNZIONE D’AMPIEZZA
DI LAZZARO, MICHELE
2008-01-01
Abstract
Viene affrontato il problema della determinazione a scala regionale dei parametri cinematici impiegati nel modello geomorfologico basato sulla funzione d’ampiezza. L’andamento dei momenti della funzione d’ampiezza riscalata al variare del rapporto tra le velocità di versante e di canale suggerisce una nuova formulazione analitica che mette in conto l’ipotesi di dipendenza statistica tra la lunghezza di un canale e l’estensione del versante che lo precede. In base all’osservazione di dati di pioggia e portata relativi ad eventi di piena su un campione significativo di sezioni strumentate, situate sul corso del Tevere, dei suoi principali affluenti e dei bacini regionali del Lazio, vengono stimati i tempi medi di ritardo, la varianza dei tempi di residenza e le velocità caratteristiche di ciascun bacino. È infine valutata la possibilità di trasferire l’informazione idrologica, relativa a tali parametri, alle sezioni non strumentate, analizzando la correlazione tra le velocità ed alcune caratteristiche fisiografiche del bacino di facile determinazione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.