L'articolo propone l’osservazione e l’analisi del processo che a partire da due tornate elettorali, ha portato alla creazione e all’istituzionalizzazione della figura del Consigliere straniero aggiunto nella Capitale. Presentata come forte innovazione politica quale modello di partecipazione dei migranti , si è concretizzata da una parte in una rappresentanza dimezzata il consigliere partecipa senza diritto di voto, dall’altra in processo di costruzione di leadership negoziata con gli attori maggiori della politica romana. Le interviste e l’analisi dei documenti rivelano le molteplici contraddizioni di un ruolo stretto tra agency Identitaria-etnica e subalternità alle logiche indigene della complessità politica italiana.
Pompeo, F. (2013). «We don’t do politics.» Rhetorics of Identity and Immigrant Representation in Rome City Council. ARCHIVIO ANTROPOLOGICO MEDITERRANEO, 15(2), 87-98.
«We don’t do politics.» Rhetorics of Identity and Immigrant Representation in Rome City Council
POMPEO, FRANCESCO
2013-01-01
Abstract
L'articolo propone l’osservazione e l’analisi del processo che a partire da due tornate elettorali, ha portato alla creazione e all’istituzionalizzazione della figura del Consigliere straniero aggiunto nella Capitale. Presentata come forte innovazione politica quale modello di partecipazione dei migranti , si è concretizzata da una parte in una rappresentanza dimezzata il consigliere partecipa senza diritto di voto, dall’altra in processo di costruzione di leadership negoziata con gli attori maggiori della politica romana. Le interviste e l’analisi dei documenti rivelano le molteplici contraddizioni di un ruolo stretto tra agency Identitaria-etnica e subalternità alle logiche indigene della complessità politica italiana.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.