Il testo che qui si pubblica è il primo annuncio di un importante ritrovamento, quello della redazione italiana dell'Ateismo trionfato. Senza dubbio una delle opere centrali del pensiero campanelliano, l'Atheismus era finora noto solo grazie alle stampe latine di Roma, 1631 e di Parigi, 1636. La scoperta dell' originaria redazione italiana apporta un ulteriore e rilevantissimo tassello per la ricostruzione della tormentata elaborazione di uno dei testi campanelliani pi— perseguitati dalla censura ecclesiastica, estremamente diffidente nei riguardi di un libro che intendeva mostrare l'accordo profondo tra cristianesimo e religione naturale. Qui si pubblica la famosa lettera proemiale a Gaspar Schoppe, a cui l'autore dedica il proprio libro in segno di gratitudine per le promesse di aiuto che questi gli aveva fatto durante la sua venuta a Napoli nella primavera del 1607, suscitando nel prigioniero grandi speranze
Ernst, E.G. (1996). “Oscurato è il secolo”. Il Proemio allo Schoppe del ritrovato “Ateismo trionfato” italiano. BRUNIANA & CAMPANELLIANA, II, 11-32.
“Oscurato è il secolo”. Il Proemio allo Schoppe del ritrovato “Ateismo trionfato” italiano
ERNST, Elisa Germana
1996-01-01
Abstract
Il testo che qui si pubblica è il primo annuncio di un importante ritrovamento, quello della redazione italiana dell'Ateismo trionfato. Senza dubbio una delle opere centrali del pensiero campanelliano, l'Atheismus era finora noto solo grazie alle stampe latine di Roma, 1631 e di Parigi, 1636. La scoperta dell' originaria redazione italiana apporta un ulteriore e rilevantissimo tassello per la ricostruzione della tormentata elaborazione di uno dei testi campanelliani pi— perseguitati dalla censura ecclesiastica, estremamente diffidente nei riguardi di un libro che intendeva mostrare l'accordo profondo tra cristianesimo e religione naturale. Qui si pubblica la famosa lettera proemiale a Gaspar Schoppe, a cui l'autore dedica il proprio libro in segno di gratitudine per le promesse di aiuto che questi gli aveva fatto durante la sua venuta a Napoli nella primavera del 1607, suscitando nel prigioniero grandi speranzeI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.