La possibilità di apprendere per tutto il corso della vita costituisce una dimensione dell’umano, nella società della conoscenza tale dimensione assume i caratteri della complessità creando inedite questioni educative e sollevando un’urgenza per i processi di formazione. Gli adulti intesi, soggetti in continua evoluzione, agenti di trasformazioni e transizioni, sono collocati in una condizione in cui la caratterizzazione biologica si modifica sempre di più in rapporto all’uso e alla valorizzazione delle risorse materiali e umane, al contesto culturale in cui gli individui vivono, piuttosto che alla semplice variabile età. Cambiamenti, locali e globali, contribuiscono a ridefinire la condizione dell’essere adulti nel proprio tempo. Nell’epoca della società della conoscenza si assiste al paradosso in cui alla progressiva acquisizione dei saperi aumenta il livello di ignoranza: la distanza culturale che separa coloro che appartengono alle comunità scientifiche o che occupano posizioni di rilievo dal resto della popolazione. Di fronte a tali condizioni globali si pone per l’educazione degli adulti la questione di operare un cambiamento che provochi un effetto di campo: da un’azione orientata all’acquisizione di abilità strumentali e tecniche, a pratiche di sviluppo delle competenze di natura complessa che si richiamano alla capacità di riflessione, alla dimensione proattiva del pensiero e al pensiero critico. A tale proposito propongo un’interpretazione formativa dell’apprendimento permanente e sostengo il costrutto di competenza strategica.
Alberici, A. (2007). Competenza strategica e formazione riflessiva. PROFESSIONALITÀ, 98, 80-86.
Competenza strategica e formazione riflessiva
ALBERICI, Aureliana
2007-01-01
Abstract
La possibilità di apprendere per tutto il corso della vita costituisce una dimensione dell’umano, nella società della conoscenza tale dimensione assume i caratteri della complessità creando inedite questioni educative e sollevando un’urgenza per i processi di formazione. Gli adulti intesi, soggetti in continua evoluzione, agenti di trasformazioni e transizioni, sono collocati in una condizione in cui la caratterizzazione biologica si modifica sempre di più in rapporto all’uso e alla valorizzazione delle risorse materiali e umane, al contesto culturale in cui gli individui vivono, piuttosto che alla semplice variabile età. Cambiamenti, locali e globali, contribuiscono a ridefinire la condizione dell’essere adulti nel proprio tempo. Nell’epoca della società della conoscenza si assiste al paradosso in cui alla progressiva acquisizione dei saperi aumenta il livello di ignoranza: la distanza culturale che separa coloro che appartengono alle comunità scientifiche o che occupano posizioni di rilievo dal resto della popolazione. Di fronte a tali condizioni globali si pone per l’educazione degli adulti la questione di operare un cambiamento che provochi un effetto di campo: da un’azione orientata all’acquisizione di abilità strumentali e tecniche, a pratiche di sviluppo delle competenze di natura complessa che si richiamano alla capacità di riflessione, alla dimensione proattiva del pensiero e al pensiero critico. A tale proposito propongo un’interpretazione formativa dell’apprendimento permanente e sostengo il costrutto di competenza strategica.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.