Nell’ambito del numero monografico El folletín: un género marginal en las letras españolas del siglo XIX che ÍNSULA “revista de letras y ciencias humanas” dedicò all’argomento, in cui vari studiosi di fama internazionale si occuparono di autori e opere prettamente folletinescos e altri dei rapporti fra questo genere e la narrativa della Restaurazione, il mio articolo verte sull’influenza –a livello stilistico e anche di temi- fra questo tipo di romanzo e la grande narrativa del realismo spagnolo della seconda metà del secolo. Si tratta di tecniche narrative e stilemi particolari che ereditarono, in varia misura, i migliori autori del secolo; anche la vendita a puntate caratterizza molti famosi romanzi che poi hanno raggiunto il pieno successo in volume. In questo ambito, la figura e l’opera di Alarcón, anche per motivi cronologici, emergono con forza: così, ritroviamo il dualismo tipico del romanzo d’appendice: buoni/cattivi, eroi/antieroi, onore/viltà, castità/lussuria; personaggi con un’origine misteriosa o con antecedenti sconosciuti; chiusura dei capitoli nel momento di maggiore tensione (cosa che scopriamo leggendo la prima edizione assoluta dell’opera, apparsa, appunto, su riviste).

Liberatori, F. (2004). Alarcon y el folletin. INSULA, 693, 24-26.

Alarcon y el folletin

LIBERATORI, Filomena
2004-01-01

Abstract

Nell’ambito del numero monografico El folletín: un género marginal en las letras españolas del siglo XIX che ÍNSULA “revista de letras y ciencias humanas” dedicò all’argomento, in cui vari studiosi di fama internazionale si occuparono di autori e opere prettamente folletinescos e altri dei rapporti fra questo genere e la narrativa della Restaurazione, il mio articolo verte sull’influenza –a livello stilistico e anche di temi- fra questo tipo di romanzo e la grande narrativa del realismo spagnolo della seconda metà del secolo. Si tratta di tecniche narrative e stilemi particolari che ereditarono, in varia misura, i migliori autori del secolo; anche la vendita a puntate caratterizza molti famosi romanzi che poi hanno raggiunto il pieno successo in volume. In questo ambito, la figura e l’opera di Alarcón, anche per motivi cronologici, emergono con forza: così, ritroviamo il dualismo tipico del romanzo d’appendice: buoni/cattivi, eroi/antieroi, onore/viltà, castità/lussuria; personaggi con un’origine misteriosa o con antecedenti sconosciuti; chiusura dei capitoli nel momento di maggiore tensione (cosa che scopriamo leggendo la prima edizione assoluta dell’opera, apparsa, appunto, su riviste).
2004
Liberatori, F. (2004). Alarcon y el folletin. INSULA, 693, 24-26.
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