Nella ricostruzione storica del legame Europa-Messia che si era diffuso nei primi del Novecento, il saggio si propone di ricostruire la posizione di Ernst Bloch in quel periodo storico, quando si voleva salvare l’aspetto sacro della relazione fra gli uomini. Mettendo in discussione la possibile rottura tra un primo Bloch vicino al messianismo, e un ultimo Bloch lucido, attento alla realizzazione pratica, si cerca di individuare degli aspetti che rimarranno poi costanti nel suo pensiero. Viene considerata la sua concezione della religione e il suo rapporto con l’ebraismo e con il cristianesimo. Soprattutto viene preso in considerazione il tempo del lavoro, atto a prepararci all’ascolto dell’arrivo del Messia, di qualcosa che spezzi l’ordine continuo della realtà di oggi, del tempo del disincanto, della tecnica fredda, del tempo dell’indugio, quindi, che impedisce di realizzare la tavola cui tutti debbono partecipare. E il nostro tempo così diventa il tempo del lavoro. Nelle ultime opere Bloch mette in atto – osserva l’articolo – uno spostamento (teoricamente già annunciato in Geist der Utopie) che allontana dal tempo contratto del trascendere per distendere il tempo che apre al futuro, un tempo che segue la stella utopica che l’attimo ha preannunciato.

Cipolletta, P. (2008). Tempo e lavoro nel pensiero di Ernst Bloch. B@BELONLINE.PRINT, 4, 119-138.

Tempo e lavoro nel pensiero di Ernst Bloch

CIPOLLETTA, Patrizia
2008-01-01

Abstract

Nella ricostruzione storica del legame Europa-Messia che si era diffuso nei primi del Novecento, il saggio si propone di ricostruire la posizione di Ernst Bloch in quel periodo storico, quando si voleva salvare l’aspetto sacro della relazione fra gli uomini. Mettendo in discussione la possibile rottura tra un primo Bloch vicino al messianismo, e un ultimo Bloch lucido, attento alla realizzazione pratica, si cerca di individuare degli aspetti che rimarranno poi costanti nel suo pensiero. Viene considerata la sua concezione della religione e il suo rapporto con l’ebraismo e con il cristianesimo. Soprattutto viene preso in considerazione il tempo del lavoro, atto a prepararci all’ascolto dell’arrivo del Messia, di qualcosa che spezzi l’ordine continuo della realtà di oggi, del tempo del disincanto, della tecnica fredda, del tempo dell’indugio, quindi, che impedisce di realizzare la tavola cui tutti debbono partecipare. E il nostro tempo così diventa il tempo del lavoro. Nelle ultime opere Bloch mette in atto – osserva l’articolo – uno spostamento (teoricamente già annunciato in Geist der Utopie) che allontana dal tempo contratto del trascendere per distendere il tempo che apre al futuro, un tempo che segue la stella utopica che l’attimo ha preannunciato.
2008
Cipolletta, P. (2008). Tempo e lavoro nel pensiero di Ernst Bloch. B@BELONLINE.PRINT, 4, 119-138.
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