In Italia, come in altri paesi europei, sono molti gli strumenti per promuovere lo sviluppo locale che si basano sull’incentivazione dell’accumulazione di capitale privato. Sebbene vi sia un forte grado di sovrapposizione tra i vari tipi di incentivi, sia rispetto agli obiettivi, sia rispetto alla dimensione dei soggetti beneficiari, sia infine rispetto all’area territoriale di applicazione, questi strumenti operano in isolamento, e non sono previste modalità di integrazione tra di loro. Anche gli esercizi di valutazione delle stesse politiche difficilmente tengono conto del fatto che nelle stesse aree insistono diverse politiche di aiuto. D’altronde, l’effetto congiunto degli strumenti può essere superiore alla somma degli effetti degli stessi presi separatamente. Ad esempio, esiste la possibilità che una concentrazione sul territorio di diverse politiche di incentivazione permetta il formarsi di aggregazioni di imprese oppure l’uso combinato degli strumenti può consentire lo sviluppo di un sistema di “imprese in rete” o “distretti gerarchici”. L’obiettivo di questo studio è di valutare l’impatto simultaneo di due strumenti di incentivazione nel caso in cui questi insistano sullo stesso territorio. La stima degli effetti comprende quindi sia l’impatto del singolo strumento, valutato nel lavoro in termini di creazione di nuova occupazione, sia la presenza di effetti di complementarietà o di sostituzione tra di loro. L’analisi viene condotta a un livello territoriale fine, basandosi sulla griglia dei sistemi locali del lavoro (SLL) del Mezzogiorno ed utilizza metodi statistici di valutazione non sperimentali, con una strategia di valutazione basata sull’adattamento del modello difference-in-differences al caso di interventi territoriali in aree di diversa dimensione. L’aspetto di particolare interesse ha riguardato l’esplorazione dei legami di complementarietà o sostituibilità tra strumenti. Pur limitando l’analisi al Mezzogiorno, si è innanzitutto osservato come i due strumenti abbiano insistito sulle stesse aree: non esiste, infatti, sistema locale del lavoro del Mezzogiorno con contratti di programma che non sia anche stato agevolato dalla legge 488/92. Inoltre entrambi gli strumenti hanno tendenza a generare concentrazioni sebbene di natura diversa; in particolare, i contratti di programma, dato il loro carattere, si concentrano solo in alcuni SLL, mentre la legge 488/92, che tende a diffondersi sul territorio seguendo un modello di “contiguità”, genera agglomerazioni di SLL. Le interazioni che si rilevano sono positive, anche se limitate: nelle aree dove vi sono stati Contratti di programma il coefficiente di attivazione della legge 488/92 risulta più elevato. È difficile calcolare di quanto aumenta marginalmente l’impatto, poiché non esiste la possibilità di misurare l’impatto dei Contratti di programma separato da quello della legge 488/92. Le stime mostrano che dovrebbe risultare nel complesso simile alla somma dell’impatto dei due interventi presi separatamente.
DE CASTRIS, M., Pellegrini, G. (2005). Complementarietà e sostituzione tra diverse politiche di sviluppo locale: i contratti di programma e la legge 488/92. RIV. RASSEGNA ITALIANA DI VALUTAZIONE, 32, 79-96.
Complementarietà e sostituzione tra diverse politiche di sviluppo locale: i contratti di programma e la legge 488/92
DE CASTRIS, MARUSCA;
2005-01-01
Abstract
In Italia, come in altri paesi europei, sono molti gli strumenti per promuovere lo sviluppo locale che si basano sull’incentivazione dell’accumulazione di capitale privato. Sebbene vi sia un forte grado di sovrapposizione tra i vari tipi di incentivi, sia rispetto agli obiettivi, sia rispetto alla dimensione dei soggetti beneficiari, sia infine rispetto all’area territoriale di applicazione, questi strumenti operano in isolamento, e non sono previste modalità di integrazione tra di loro. Anche gli esercizi di valutazione delle stesse politiche difficilmente tengono conto del fatto che nelle stesse aree insistono diverse politiche di aiuto. D’altronde, l’effetto congiunto degli strumenti può essere superiore alla somma degli effetti degli stessi presi separatamente. Ad esempio, esiste la possibilità che una concentrazione sul territorio di diverse politiche di incentivazione permetta il formarsi di aggregazioni di imprese oppure l’uso combinato degli strumenti può consentire lo sviluppo di un sistema di “imprese in rete” o “distretti gerarchici”. L’obiettivo di questo studio è di valutare l’impatto simultaneo di due strumenti di incentivazione nel caso in cui questi insistano sullo stesso territorio. La stima degli effetti comprende quindi sia l’impatto del singolo strumento, valutato nel lavoro in termini di creazione di nuova occupazione, sia la presenza di effetti di complementarietà o di sostituzione tra di loro. L’analisi viene condotta a un livello territoriale fine, basandosi sulla griglia dei sistemi locali del lavoro (SLL) del Mezzogiorno ed utilizza metodi statistici di valutazione non sperimentali, con una strategia di valutazione basata sull’adattamento del modello difference-in-differences al caso di interventi territoriali in aree di diversa dimensione. L’aspetto di particolare interesse ha riguardato l’esplorazione dei legami di complementarietà o sostituibilità tra strumenti. Pur limitando l’analisi al Mezzogiorno, si è innanzitutto osservato come i due strumenti abbiano insistito sulle stesse aree: non esiste, infatti, sistema locale del lavoro del Mezzogiorno con contratti di programma che non sia anche stato agevolato dalla legge 488/92. Inoltre entrambi gli strumenti hanno tendenza a generare concentrazioni sebbene di natura diversa; in particolare, i contratti di programma, dato il loro carattere, si concentrano solo in alcuni SLL, mentre la legge 488/92, che tende a diffondersi sul territorio seguendo un modello di “contiguità”, genera agglomerazioni di SLL. Le interazioni che si rilevano sono positive, anche se limitate: nelle aree dove vi sono stati Contratti di programma il coefficiente di attivazione della legge 488/92 risulta più elevato. È difficile calcolare di quanto aumenta marginalmente l’impatto, poiché non esiste la possibilità di misurare l’impatto dei Contratti di programma separato da quello della legge 488/92. Le stime mostrano che dovrebbe risultare nel complesso simile alla somma dell’impatto dei due interventi presi separatamente.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.