A partire da alcune suggestioni di Michel Foucault – che coniò, a proposito di Manet, la definizione di “quadro-oggetto” – questo saggio riflette sulla posizione dello spettatore rispetto alle narrazioni complesse del cinema contemporaneo. In particolare vengono identificate due modalità narrative, esemplificate rispettivamente da Big Fish (Tim Burton, 2003) e da 2046 (Wong Kar-wai, 2004).
Carocci, E. (2009). Di alcuni gesti fondamentali nel cinema contemporaneo. CLOSE-UP, 24-25, 42-51.
Titolo: | Di alcuni gesti fondamentali nel cinema contemporaneo |
Autori: | |
Data di pubblicazione: | 2009 |
Rivista: | |
Citazione: | Carocci, E. (2009). Di alcuni gesti fondamentali nel cinema contemporaneo. CLOSE-UP, 24-25, 42-51. |
Abstract: | A partire da alcune suggestioni di Michel Foucault – che coniò, a proposito di Manet, la definizione di “quadro-oggetto” – questo saggio riflette sulla posizione dello spettatore rispetto alle narrazioni complesse del cinema contemporaneo. In particolare vengono identificate due modalità narrative, esemplificate rispettivamente da Big Fish (Tim Burton, 2003) e da 2046 (Wong Kar-wai, 2004). |
Handle: | http://hdl.handle.net/11590/125021 |
Appare nelle tipologie: | 1.1 Articolo in rivista |
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.