In the late 1950s the psychiatrist Giovanni Jervis joined in Ernesto De Martino’s team study of the ecstatic healing cult of tarantism in the Salentine Peninsula of southern Italy. After that experience, Jervis repeatedly participated in debates on De Martino’s legacy, always expressing his deep debt of gratitude to the philosopher-ethnologist. And indeed, it can be said that rethinking De Martino’s psychological intuitions is one of the most important themes in all of Jervis’ work. In particular, as my essay argues, Jervis developed the premises of a philosophical anthropology that fits De Martino’s phenomenological psychology of identity and the psychodynamic theme of defense mechanisms into the conceptual framework of the cognitive sciences.

Alla fine degli anni cinquanta lo psichiatra Giovanni Jervis prese parte alla spedizione multidisciplinare organizzata da Ernesto De Martino per studiare il fenomeno del tarantismo pugliese. Dopo quell’esperienza Jervis intervenne più volte nei dibattiti sull’eredità demartiniana, sempre esprimendo il suo profondo debito di riconoscenza nei confronti del grande filosofo-etnologo. E in effetti, si può dire che la riflessione sulle intuizioni psicologiche di De Martino percorre tutto il lavoro di Jervis sui fondamenti della psicologia e della psichiatria. In particolare, come mi sforzerò di mostrare nelle pagine che seguono, Jervis ha elaborato le premesse di un’antropologia filosofica che originalmente mira a integrare la psicologia fenomenologica dell’identità di De Martino e il tema psicodinamico dei meccanismi di difesa entro il quadro concettuale delle scienze cognitive.

Marraffa, M. (2013). De Martino, Jervis, and the Self-Defensive Nature of Self-Consciousness. PARADIGMI, 31(2), 109-124.

De Martino, Jervis, and the Self-Defensive Nature of Self-Consciousness

MARRAFFA, MASSIMO
2013-01-01

Abstract

In the late 1950s the psychiatrist Giovanni Jervis joined in Ernesto De Martino’s team study of the ecstatic healing cult of tarantism in the Salentine Peninsula of southern Italy. After that experience, Jervis repeatedly participated in debates on De Martino’s legacy, always expressing his deep debt of gratitude to the philosopher-ethnologist. And indeed, it can be said that rethinking De Martino’s psychological intuitions is one of the most important themes in all of Jervis’ work. In particular, as my essay argues, Jervis developed the premises of a philosophical anthropology that fits De Martino’s phenomenological psychology of identity and the psychodynamic theme of defense mechanisms into the conceptual framework of the cognitive sciences.
2013
Alla fine degli anni cinquanta lo psichiatra Giovanni Jervis prese parte alla spedizione multidisciplinare organizzata da Ernesto De Martino per studiare il fenomeno del tarantismo pugliese. Dopo quell’esperienza Jervis intervenne più volte nei dibattiti sull’eredità demartiniana, sempre esprimendo il suo profondo debito di riconoscenza nei confronti del grande filosofo-etnologo. E in effetti, si può dire che la riflessione sulle intuizioni psicologiche di De Martino percorre tutto il lavoro di Jervis sui fondamenti della psicologia e della psichiatria. In particolare, come mi sforzerò di mostrare nelle pagine che seguono, Jervis ha elaborato le premesse di un’antropologia filosofica che originalmente mira a integrare la psicologia fenomenologica dell’identità di De Martino e il tema psicodinamico dei meccanismi di difesa entro il quadro concettuale delle scienze cognitive.
Marraffa, M. (2013). De Martino, Jervis, and the Self-Defensive Nature of Self-Consciousness. PARADIGMI, 31(2), 109-124.
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