Thanks to the theoretical contributions of authors such as Stanislavskij, Mejerchol'd, Artaud and Grotowski, theater at school is a significant cultural amplifier useful in the daily teaching practice. In doing theater at school, however, teachers must avoid some simplifications, such as the extemporaneousness and the tendency to represent, and encourage cognitive and socio-emotional-relational skills development. In particular – as the authors highlight, also illustrating the results of a fieldwork – theater at school can encourage the process of inclusion of the most vulnerable students.

Il teatro, grazie ai contributi teorici di figure come Stanislavskij, Mejerchol'd, Artaud e Grotowski, è per la scuola un significativo amplificatore culturale spendibile nella pratica didattica quotidiana. Nel fare teatro a scuola, tuttavia, gli insegnanti devono evitare alcune semplificazioni, quali l'estemporaneità e la tendenza al rappresentato e avvalersene invece per sviluppare competenze cognitive e socio-affettivo-relazionali trasversali. In modo particolare – come evidenziano gli autori che illustrano anche gli esiti di una esperienza sul campo – il teatro a scuola può favorire i processi di inclusione dei soggetti più vulnerabili e in difficoltà.

Bocci, F., Amatori, G., Corsi, F.m. (2013). Il teatro: un mediatore di mediatori possibili per l'inclusione. PEDAGOGIA PIÙ DIDATTICA(1), 63-76.

Il teatro: un mediatore di mediatori possibili per l'inclusione

BOCCI, FABIO;
2013-01-01

Abstract

Thanks to the theoretical contributions of authors such as Stanislavskij, Mejerchol'd, Artaud and Grotowski, theater at school is a significant cultural amplifier useful in the daily teaching practice. In doing theater at school, however, teachers must avoid some simplifications, such as the extemporaneousness and the tendency to represent, and encourage cognitive and socio-emotional-relational skills development. In particular – as the authors highlight, also illustrating the results of a fieldwork – theater at school can encourage the process of inclusion of the most vulnerable students.
2013
Il teatro, grazie ai contributi teorici di figure come Stanislavskij, Mejerchol'd, Artaud e Grotowski, è per la scuola un significativo amplificatore culturale spendibile nella pratica didattica quotidiana. Nel fare teatro a scuola, tuttavia, gli insegnanti devono evitare alcune semplificazioni, quali l'estemporaneità e la tendenza al rappresentato e avvalersene invece per sviluppare competenze cognitive e socio-affettivo-relazionali trasversali. In modo particolare – come evidenziano gli autori che illustrano anche gli esiti di una esperienza sul campo – il teatro a scuola può favorire i processi di inclusione dei soggetti più vulnerabili e in difficoltà.
Bocci, F., Amatori, G., Corsi, F.m. (2013). Il teatro: un mediatore di mediatori possibili per l'inclusione. PEDAGOGIA PIÙ DIDATTICA(1), 63-76.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11590/133888
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