Nell’interpretare i film di Straub-Huillet tratti da Brecht e da Pavese, il saggio indaga le differenze esistenti tra le modalità di realizzazione dell’effetto di “straniamento” nel teatro e nel cinema. Scientificità, narratività, matericità e durata sono i concetti intorno ai quali si colgono sia le opposizioni (dovute al diverso funzionamento dei due linguaggi) sia le sintonie profonde (nel risultato ottenuto) che esistono tra il teatro epico di Brecht e il cinema di Straub-Huillet (esempio di cinema moderno in senso proprio), fino a mettere in gioco la problematica delle emozioni, con riferimento alle elaborazioni di Sklovskij (visione), Ejzenstejn (obraznost’), Deleuze (ricordo-puro), Bellour-Stern (affetto vitale), lungo il percorso segnato dal concetto di “sentimento” in Kant (Critica della facoltà di giudizio).
DE VINCENTI, G. (2009). Jean Marie Straub, Danièle Huillet e la lezione di Brecht. CULTURA TEDESCA, 36, 111-122.
Jean Marie Straub, Danièle Huillet e la lezione di Brecht
DE VINCENTI, Giorgio
2009-01-01
Abstract
Nell’interpretare i film di Straub-Huillet tratti da Brecht e da Pavese, il saggio indaga le differenze esistenti tra le modalità di realizzazione dell’effetto di “straniamento” nel teatro e nel cinema. Scientificità, narratività, matericità e durata sono i concetti intorno ai quali si colgono sia le opposizioni (dovute al diverso funzionamento dei due linguaggi) sia le sintonie profonde (nel risultato ottenuto) che esistono tra il teatro epico di Brecht e il cinema di Straub-Huillet (esempio di cinema moderno in senso proprio), fino a mettere in gioco la problematica delle emozioni, con riferimento alle elaborazioni di Sklovskij (visione), Ejzenstejn (obraznost’), Deleuze (ricordo-puro), Bellour-Stern (affetto vitale), lungo il percorso segnato dal concetto di “sentimento” in Kant (Critica della facoltà di giudizio).I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.