La l. n. 33 del 2009 e la l. n. 122 del 2010 (che l'ha modificata) hanno definito la nuova fattispecie negoziale del contratto di rete, offrendo un modello privilegiato all'autonomia privata, incentivandone la conclusione. E l'incentivazione è connessa al fatto che il concreto contratto rientri nella fattispecie legale, nonché - almeno a certi fini - al fatto che da appositi organismi privati e pubblici sia verificata la sua conformità alla fattispecie. La legge però non individua specifiche prestazioni, diritti, doveri, ma fa solo riferimento ad uno scopo ed a certe modalità di perseguirlo, lasciando alle parti ampia facoltà di assemblare elementi di coordinamento, di scambio, di sinergia, di condivisione, di unità e di separatezza. Non vi è perciò un unico modo di creare una rete, anche se questa ampia elasticità non può travalicare i limiti della fattispecie legale senza perdere i benefici a quella legati. Di qui una serie di problemi pratici di cui si propone una soluzione. -
Gentili, A. (2011). Il contratto di rete dopo la l. n. 122 del 2010. I CONTRATTI(6), 617-628.
Il contratto di rete dopo la l. n. 122 del 2010
GENTILI, AURELIO
2011-01-01
Abstract
La l. n. 33 del 2009 e la l. n. 122 del 2010 (che l'ha modificata) hanno definito la nuova fattispecie negoziale del contratto di rete, offrendo un modello privilegiato all'autonomia privata, incentivandone la conclusione. E l'incentivazione è connessa al fatto che il concreto contratto rientri nella fattispecie legale, nonché - almeno a certi fini - al fatto che da appositi organismi privati e pubblici sia verificata la sua conformità alla fattispecie. La legge però non individua specifiche prestazioni, diritti, doveri, ma fa solo riferimento ad uno scopo ed a certe modalità di perseguirlo, lasciando alle parti ampia facoltà di assemblare elementi di coordinamento, di scambio, di sinergia, di condivisione, di unità e di separatezza. Non vi è perciò un unico modo di creare una rete, anche se questa ampia elasticità non può travalicare i limiti della fattispecie legale senza perdere i benefici a quella legati. Di qui una serie di problemi pratici di cui si propone una soluzione. -I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.