A seguito dell’adesione dell’Italia all’Unione monetaria, molte norme del nostro ordinamento utilizzano il termine “settore delle amministrazioni pubbliche” nell’imporre una serie di vincoli finanziari esclusivamente volti al rispetto dei “parametri di stabilità e crescita” stabiliti a livello di Unione europea. In tale contesto, la nozione che deve essere accolta è rinvenibile nel Sistema europeo dei conti nazionali (c.d. Sec) (1), che è finalizzata ad identificare le entità che vengono conteggiate nel “conto economico consolidato” di ogni Paese dell’Unione europea, ossia nel documento statistico posto alla base del calcolo dei parametri di stabilità europei. In Italia, l’identificazione di tali enti è stata affidata all’Istat (Istituto nazionale di statistica) che ha provveduto – una prima volta nel 2005 e poi, dal 2010, ogni anno – alla pubblicazione di uno specifico elenco, noto come “Elenco Istat”. Ciò ha generato una serie di contenziosi sollevati di fronte al tribunale amministrativo da singole amministrazioni avverse all’inserimento in tale elenco. Con la l. n. 228/2012 tali ricorsi sono passati alla Corte dei conti (2). L’indagine condotta (3) cerca di rispondere alle seguenti domande di ricerca (Rq – Research questions): Rq1: L’elenco Istat pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale fornisce il nominativo di tutte le amministrazioni pubbliche coinvolte dall’“armonizzazione contabile”? Rq2: Quali criteri ha utilizzato l’Istat per comporre l’elenco delle amministrazioni pubbliche? Rq3: È possibile identificare un elenco dettagliato delle amministrazioni incluse nell’elenco Istat ed identificarne l’indirizzo di posta elettronica? La metodologia adottata in questo lavoro è di carattere esplorativo e descrittivo, di tipo trasversale – ossia studiando una sezione di popolazione in un determinato momento – svolta attraverso: da un lato, una analisi interdisciplinare della dottrina sulla nozione di “pubblica amministrazione”; dall’altra, sul campo, mediante l’uso di documenti ufficiali di pubblico dominio e il ricorso alle banche dati di altre fonti istituzionali.
Grandis, F.G., Mattei, G. (2014). L’ELENCO ISTAT E LA NOZIONE DI “PUBBLICA AMMINISTRAZIONE”. RIVISTA DELLA CORTE DEI CONTI, 1-2/2014(1-2), 523-541.
L’ELENCO ISTAT E LA NOZIONE DI “PUBBLICA AMMINISTRAZIONE”
GRANDIS, Fabio Giulio;MATTEI, GIORGIA
2014-01-01
Abstract
A seguito dell’adesione dell’Italia all’Unione monetaria, molte norme del nostro ordinamento utilizzano il termine “settore delle amministrazioni pubbliche” nell’imporre una serie di vincoli finanziari esclusivamente volti al rispetto dei “parametri di stabilità e crescita” stabiliti a livello di Unione europea. In tale contesto, la nozione che deve essere accolta è rinvenibile nel Sistema europeo dei conti nazionali (c.d. Sec) (1), che è finalizzata ad identificare le entità che vengono conteggiate nel “conto economico consolidato” di ogni Paese dell’Unione europea, ossia nel documento statistico posto alla base del calcolo dei parametri di stabilità europei. In Italia, l’identificazione di tali enti è stata affidata all’Istat (Istituto nazionale di statistica) che ha provveduto – una prima volta nel 2005 e poi, dal 2010, ogni anno – alla pubblicazione di uno specifico elenco, noto come “Elenco Istat”. Ciò ha generato una serie di contenziosi sollevati di fronte al tribunale amministrativo da singole amministrazioni avverse all’inserimento in tale elenco. Con la l. n. 228/2012 tali ricorsi sono passati alla Corte dei conti (2). L’indagine condotta (3) cerca di rispondere alle seguenti domande di ricerca (Rq – Research questions): Rq1: L’elenco Istat pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale fornisce il nominativo di tutte le amministrazioni pubbliche coinvolte dall’“armonizzazione contabile”? Rq2: Quali criteri ha utilizzato l’Istat per comporre l’elenco delle amministrazioni pubbliche? Rq3: È possibile identificare un elenco dettagliato delle amministrazioni incluse nell’elenco Istat ed identificarne l’indirizzo di posta elettronica? La metodologia adottata in questo lavoro è di carattere esplorativo e descrittivo, di tipo trasversale – ossia studiando una sezione di popolazione in un determinato momento – svolta attraverso: da un lato, una analisi interdisciplinare della dottrina sulla nozione di “pubblica amministrazione”; dall’altra, sul campo, mediante l’uso di documenti ufficiali di pubblico dominio e il ricorso alle banche dati di altre fonti istituzionali.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.