Per argomentare le sue tesi, Freud fa ricorso a un'opera¬zione discutibile di omologazione e sovrapposizione arbitrarie di dati fra loro non riducibili. Confonde l’enoteismo egizio, l’esistenza di una divinità suprema incentrata sul culto solare col monoteismo ebraico. Procede per analogie fra storia individuale e storia collettiva, sovrapponendo categorie concettuali differenti di “razza”, nazione e lingua, con ipostasi e fughe lamarckiane nel filogenetico, che richiamano semmai le tesi di Carl Gustav Jung. La tesi dell’autore (che dialoga con la vasta letteratura che si è occupata dell’argomento), è che i Tre saggi costituiscano una sorta di testamento spirituale sul significato che Freud attribuiva alla su appartenenza all’ebraismo e sul ruolo che la psicoanalisi aveva nello sviluppo del processo di autocoscienza ebraica. I dilemmi dell’uomo civilizzato oppresso dal senso di colpa, analizzati da Freud nel saggio sul disagio, nella strategia dei tre saggi assumono un carattere paradigmatico per definire l’essenza dell’ebraismo e le cause profonde dell’ostilità di cui è oggetto. Nel processo di civilizzazione umana, la religione monoteistica, che Freud identifica esplicitamente con l’ebraismo, ha svolto un ruolo fondamentale al prezzo di un fardello di colpa che la psicoanalisi ha il compito di alleviare. In questa complessa dialettica la psicoanalisi è un nuovo sviluppo della coscienza “religiosa” ebraica, un suo frutto duraturo. Nella ricostruzione dell’autore il ricorso di Freud al lamarckismo assume un particolare significato psicologico. In questo modo Freud non aveva più bisogno di trovare una spiegazione religiosa o culturale per la sua appartenenza all’ebraismo in quanto era già data. L’adesione consapevole non faceva che esplicitare ciò che nel profondo già esisteva e che bisognava riconquistare.

Meghnagi, D. (2010). "Il testamento spirituale di Freud: i tre saggi sull'uomo Mosè e la religione monoteista". INTERNATIONAL JOURNAL OF PSYCHOANALYSIS AND EDUCATION, II(2 (5), Dicembre 2010), 143-162.

"Il testamento spirituale di Freud: i tre saggi sull'uomo Mosè e la religione monoteista"

MEGHNAGI, David
2010-01-01

Abstract

Per argomentare le sue tesi, Freud fa ricorso a un'opera¬zione discutibile di omologazione e sovrapposizione arbitrarie di dati fra loro non riducibili. Confonde l’enoteismo egizio, l’esistenza di una divinità suprema incentrata sul culto solare col monoteismo ebraico. Procede per analogie fra storia individuale e storia collettiva, sovrapponendo categorie concettuali differenti di “razza”, nazione e lingua, con ipostasi e fughe lamarckiane nel filogenetico, che richiamano semmai le tesi di Carl Gustav Jung. La tesi dell’autore (che dialoga con la vasta letteratura che si è occupata dell’argomento), è che i Tre saggi costituiscano una sorta di testamento spirituale sul significato che Freud attribuiva alla su appartenenza all’ebraismo e sul ruolo che la psicoanalisi aveva nello sviluppo del processo di autocoscienza ebraica. I dilemmi dell’uomo civilizzato oppresso dal senso di colpa, analizzati da Freud nel saggio sul disagio, nella strategia dei tre saggi assumono un carattere paradigmatico per definire l’essenza dell’ebraismo e le cause profonde dell’ostilità di cui è oggetto. Nel processo di civilizzazione umana, la religione monoteistica, che Freud identifica esplicitamente con l’ebraismo, ha svolto un ruolo fondamentale al prezzo di un fardello di colpa che la psicoanalisi ha il compito di alleviare. In questa complessa dialettica la psicoanalisi è un nuovo sviluppo della coscienza “religiosa” ebraica, un suo frutto duraturo. Nella ricostruzione dell’autore il ricorso di Freud al lamarckismo assume un particolare significato psicologico. In questo modo Freud non aveva più bisogno di trovare una spiegazione religiosa o culturale per la sua appartenenza all’ebraismo in quanto era già data. L’adesione consapevole non faceva che esplicitare ciò che nel profondo già esisteva e che bisognava riconquistare.
2010
Meghnagi, D. (2010). "Il testamento spirituale di Freud: i tre saggi sull'uomo Mosè e la religione monoteista". INTERNATIONAL JOURNAL OF PSYCHOANALYSIS AND EDUCATION, II(2 (5), Dicembre 2010), 143-162.
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11590/137115
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact