Reality television, infotainment and their relationships with neorelistic cinema.

Quello di Reale è un termine sfuggente, di non facile definizione. Eppure poche parole come reale (e il suo correlato, realismo) hanno avuto simile diffusione nel dibattito culturale dell’Occidente, dal Medioevo fino al Novecento. È sufficiente pensare alla profonda ricostruzione fatta da Auerbach per quanto riguarda la letteratura, per giungere all’ultimo dibattito che ha imperversato sui quotidiani. Reale/realismo: l’evidenza apparente del suo significato si scontra con l’evanescenza del suo senso. O forse, più che con l’evanescenza, con la molteplicità di sensi possibili. Come si definisce ciò che è reale? A cosa si oppone questa parola? Cosa cambia quando opponiamo reale a virtuale, reale a immaginario, a simbolico, a fantasmatico, a menzognero, a finzionale o ad astratto? Oppure quando opponiamo reale a realtà? Ognuna di queste coppie oppositive riassume in fondo un discorso possibile, una posizione possibile di fronte al problema di cosa sia, di come si configuri il reale e il nostro rapporto con esso.

Menduni, E. (2013). Declinazioni del reale in ambito televisivo. FATA MORGANA, 21, 21-28.

Declinazioni del reale in ambito televisivo

MENDUNI, Enrico
2013-01-01

Abstract

Reality television, infotainment and their relationships with neorelistic cinema.
2013
Quello di Reale è un termine sfuggente, di non facile definizione. Eppure poche parole come reale (e il suo correlato, realismo) hanno avuto simile diffusione nel dibattito culturale dell’Occidente, dal Medioevo fino al Novecento. È sufficiente pensare alla profonda ricostruzione fatta da Auerbach per quanto riguarda la letteratura, per giungere all’ultimo dibattito che ha imperversato sui quotidiani. Reale/realismo: l’evidenza apparente del suo significato si scontra con l’evanescenza del suo senso. O forse, più che con l’evanescenza, con la molteplicità di sensi possibili. Come si definisce ciò che è reale? A cosa si oppone questa parola? Cosa cambia quando opponiamo reale a virtuale, reale a immaginario, a simbolico, a fantasmatico, a menzognero, a finzionale o ad astratto? Oppure quando opponiamo reale a realtà? Ognuna di queste coppie oppositive riassume in fondo un discorso possibile, una posizione possibile di fronte al problema di cosa sia, di come si configuri il reale e il nostro rapporto con esso.
Menduni, E. (2013). Declinazioni del reale in ambito televisivo. FATA MORGANA, 21, 21-28.
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