Il saggio prende in esame il significato del teatro (e del teatro di Shakespeare in particolare) nell'opera di Mme de Stael, che lo definì 'il potere esecutivo della letteratura'. In particolare esso esamina il suggerimento della Baronessa rivolto agli Italiani di tradurre Shakespeare per apprendere da lui l'arte politica del teatro, ovvero la sua capacità di 'mostrare' un paese a se stesso trasformandolo in una nazione.
Pennacchia, M. (2006). William Shakespeare, Mme de Stael and the Politics of Translation. FOLIO, XIII, 1, 9-20.
William Shakespeare, Mme de Stael and the Politics of Translation
PENNACCHIA, MADDALENA
2006-01-01
Abstract
Il saggio prende in esame il significato del teatro (e del teatro di Shakespeare in particolare) nell'opera di Mme de Stael, che lo definì 'il potere esecutivo della letteratura'. In particolare esso esamina il suggerimento della Baronessa rivolto agli Italiani di tradurre Shakespeare per apprendere da lui l'arte politica del teatro, ovvero la sua capacità di 'mostrare' un paese a se stesso trasformandolo in una nazione.File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.