Scarsità di risorse e limiti dello sviluppo: il punto di vista di Epicarmo Corbino

Corbino was an acute observer of economic and political events and a clever historian of the Italian (and not only) economy. But he was mainly an intellectual with a strong capacity to single out the most relevant changes in economic theory and policy. For these reasons he publishes, in 1974 a pioneering volume on Energy, Economics and Ecology where he stresses the importance of a change in the cultural, theoretical and policy paradigm in governing natural resources and energy. The aim of the essay is to enquire into the intellectual foundations and the scientific milieu in which the book was written.

Epicarpo Corbino è stato un osservatore estremamente attento dei fatti economici e politici, oltre che un narratore brillante e scrupoloso delle vicende storiche, principalmente (ma non esclusivamente) italiane. E soprattutto è stato un intellettuale col fiuto sopraffino per le questioni più scottanti nell’agenda teorica e di policy dell’economia. Non è un caso quindi che nel 1974, appena due anni dopo la pubblicazione del famosissimo rapporto del Club di Roma su I limiti dello sviluppo, pochi mesi dopo il primo shock petrolifero, agli albori di un feroce dibattito accademico internazionale sui temi dell’esaurimento delle risorse, della sostenibilità ambientale dello sviluppo, del neo-malthusianesimo imperante Corbino pubblichi un volume dal titolo accattivante e su un tema di frontiera: EEE. Energia Economia Ecologia. Il saggio intende gettare luce sul significato di quel contributo, sia nel quadro della vicenda intellettuale di Corbino, sia nel panorama dei dibattiti economici dell’epoca sui temi dei limiti allo sviluppo.