Quattro film francesi - "Le Petit soldat" di Godard, "Adieu Philippine" di Rozier, "Muriel" di Resnais e Caché di Haneke - presentano un'affinità drammaturgica: il senso del destino individuale dei personaggi si intreccia con la tragedia della storia collettiva, in questo caso la guerra d'Algeria, avvenimento rimosso dalla narrazione, ma che pur sempre aleggia e incombe.Il saggio analizza e approfondisce questo atteggiamento comune verso la guerra d'Algeria, la quale non ha una dimensione autonoma, ma viene rappresentata attraverso accenni e indizi, mascheramenti e trasfigurazioni, perché quella della guerra d'Algeria è una storia che non si può dire, che non si riesce e non si può raccontare, "che non si racconta", per citare il film di Resnais.
Albano, L. (2009). La guerra d'Algeria. Da Godard ad Haneke: la storia che non si può dire. BN, 565, 64-70.
La guerra d'Algeria. Da Godard ad Haneke: la storia che non si può dire
ALBANO, Lucilla
2009-01-01
Abstract
Quattro film francesi - "Le Petit soldat" di Godard, "Adieu Philippine" di Rozier, "Muriel" di Resnais e Caché di Haneke - presentano un'affinità drammaturgica: il senso del destino individuale dei personaggi si intreccia con la tragedia della storia collettiva, in questo caso la guerra d'Algeria, avvenimento rimosso dalla narrazione, ma che pur sempre aleggia e incombe.Il saggio analizza e approfondisce questo atteggiamento comune verso la guerra d'Algeria, la quale non ha una dimensione autonoma, ma viene rappresentata attraverso accenni e indizi, mascheramenti e trasfigurazioni, perché quella della guerra d'Algeria è una storia che non si può dire, che non si riesce e non si può raccontare, "che non si racconta", per citare il film di Resnais.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.