The environmental noise propagation is carefully considered in Italy, a high urbanised country. Indeed it seems to be very important to be able to forecast the outdoor noise propagation, especially in those places where industrial plants or mines arise nearby urban agglomerations. Aim of this paper is, firstly, to study the noise emissions due to different kinds of quarry plants (sound source’s characteristics and noise power levels). Then the paper deals with the application of sound propagation formulae in outdoor environments, based on physical models appropriately modified. Furthermore, if the environment in which the sound emitted is a quarry in which numerous tasks of workmanship take place at the same time (i.e. gravel or marble quarries), determining the sound pressure level in a provisional manner in any one spot of the working station becomes additionally challenging. The equivalent continuous downwind octave band sound pressure level at a receiver location shall be calculated taking into account the sound power level of the source, the directivity pattern and the octave bands correction that occurs during propagation from the point sound source to the receiver. The most important attenuation terms to be studied are the geometrical attenuation, ground attenuation effects and obviously the presence of natural or manmade barriers and other miscellaneous effects: everyone of this terms changes according to the kind of quarry plants. Set up the most suitable model, it is possible to follow two different ways, using quite similar formulae: evaluate the exposure of each worker in the mine and risk connected, otherwise evaluate the noise pollution due to the noise mine emission at the boundaries and outside the plant perimeter. Different kind of Italian quarry plants are examined: lime stone quarries (Fondi, Latina) where noise is generated mainly by splinters installations; plants where the productive process in based almost exclusively on the explosive use (Cori); gravel mines (Magliana, Roma) and evaluation of noise emitted from moving sources and, finally, a plant of ornamental rocks, a travertino quarry (Tivoli).

La propagazione di rumore nell’ambiente circostante è un problema particolarmente sentito in un Paese ad alta densità di urbanizzazione come l’Italia. Per tale motivo, risulta di particolare importanza la capacità di prevedere il contributo affidato alla propagazione del suono in aria, attraverso il terreno e le strutture, specialmente laddove attività industriali e in particolare estrattive, sorgono a stretto contatto con agglomerati urbani o civili abitazioni. Nel presente studio sono prese in considerazione le emissioni di rumore prodotte da diverse tipologie di attività estrattive, guardando sempre alla necessità di prevedere il campo acustico che la presenza di queste attività produce sia all’interno dell’azienda che all’esterno della stessa. Nel primo caso la tutela del lavoratore appare obiettivo primario, finalizzato, fra l’altro, alla valutazione del rischio; nel secondo, invece, al centro dello studio è la determinazione dell’impatto acustico ambientale verso l’esterno di attività in fieri o già operanti. Le tecniche previsionali, e i conseguenti metodi che qui proposti, nonostante le finalità siano in apparenza così divergenti (valutazione del rischio o impatto ambientale), appariranno al lettore analoghe nella sostanza e spesso sovrapponibili. Vengono esaminate diverse tipologie di attività estrattive, classificate sulla base del materiale che vi si lavora e sulla base delle diverse modalità di lavorazione: si esaminano, infatti, cave di granulati e di calcare del Centro Italia (Fondi, Latina) ove la produzione di rumore è principalmente dovuta a impianti di comminuzione e vagliatura; cave ove il processo produttivo presuppone l’utilizzo di esplosivi (Cori); cave di rocce ornamentali ove il rumore è prodotto da macchine per taglio e lavorazione (Tivoli); cave di ghiaia e inerti (Roma, Magliana), il cui impatto acustico è dovuto, fra l’altro, a movimentazione di materiale con mezzi d’opera pesanti e rumorosi.

ALFARO DEGAN, G. (2005). Studio delle emissioni di rumore in attività estrattive e modelli di previsione di campo acustico. RIVISTA ITALIANA DI ACUSTICA, 29, 67-78.

Studio delle emissioni di rumore in attività estrattive e modelli di previsione di campo acustico

ALFARO DEGAN, Guido
2005-01-01

Abstract

The environmental noise propagation is carefully considered in Italy, a high urbanised country. Indeed it seems to be very important to be able to forecast the outdoor noise propagation, especially in those places where industrial plants or mines arise nearby urban agglomerations. Aim of this paper is, firstly, to study the noise emissions due to different kinds of quarry plants (sound source’s characteristics and noise power levels). Then the paper deals with the application of sound propagation formulae in outdoor environments, based on physical models appropriately modified. Furthermore, if the environment in which the sound emitted is a quarry in which numerous tasks of workmanship take place at the same time (i.e. gravel or marble quarries), determining the sound pressure level in a provisional manner in any one spot of the working station becomes additionally challenging. The equivalent continuous downwind octave band sound pressure level at a receiver location shall be calculated taking into account the sound power level of the source, the directivity pattern and the octave bands correction that occurs during propagation from the point sound source to the receiver. The most important attenuation terms to be studied are the geometrical attenuation, ground attenuation effects and obviously the presence of natural or manmade barriers and other miscellaneous effects: everyone of this terms changes according to the kind of quarry plants. Set up the most suitable model, it is possible to follow two different ways, using quite similar formulae: evaluate the exposure of each worker in the mine and risk connected, otherwise evaluate the noise pollution due to the noise mine emission at the boundaries and outside the plant perimeter. Different kind of Italian quarry plants are examined: lime stone quarries (Fondi, Latina) where noise is generated mainly by splinters installations; plants where the productive process in based almost exclusively on the explosive use (Cori); gravel mines (Magliana, Roma) and evaluation of noise emitted from moving sources and, finally, a plant of ornamental rocks, a travertino quarry (Tivoli).
2005
La propagazione di rumore nell’ambiente circostante è un problema particolarmente sentito in un Paese ad alta densità di urbanizzazione come l’Italia. Per tale motivo, risulta di particolare importanza la capacità di prevedere il contributo affidato alla propagazione del suono in aria, attraverso il terreno e le strutture, specialmente laddove attività industriali e in particolare estrattive, sorgono a stretto contatto con agglomerati urbani o civili abitazioni. Nel presente studio sono prese in considerazione le emissioni di rumore prodotte da diverse tipologie di attività estrattive, guardando sempre alla necessità di prevedere il campo acustico che la presenza di queste attività produce sia all’interno dell’azienda che all’esterno della stessa. Nel primo caso la tutela del lavoratore appare obiettivo primario, finalizzato, fra l’altro, alla valutazione del rischio; nel secondo, invece, al centro dello studio è la determinazione dell’impatto acustico ambientale verso l’esterno di attività in fieri o già operanti. Le tecniche previsionali, e i conseguenti metodi che qui proposti, nonostante le finalità siano in apparenza così divergenti (valutazione del rischio o impatto ambientale), appariranno al lettore analoghe nella sostanza e spesso sovrapponibili. Vengono esaminate diverse tipologie di attività estrattive, classificate sulla base del materiale che vi si lavora e sulla base delle diverse modalità di lavorazione: si esaminano, infatti, cave di granulati e di calcare del Centro Italia (Fondi, Latina) ove la produzione di rumore è principalmente dovuta a impianti di comminuzione e vagliatura; cave ove il processo produttivo presuppone l’utilizzo di esplosivi (Cori); cave di rocce ornamentali ove il rumore è prodotto da macchine per taglio e lavorazione (Tivoli); cave di ghiaia e inerti (Roma, Magliana), il cui impatto acustico è dovuto, fra l’altro, a movimentazione di materiale con mezzi d’opera pesanti e rumorosi.
ALFARO DEGAN, G. (2005). Studio delle emissioni di rumore in attività estrattive e modelli di previsione di campo acustico. RIVISTA ITALIANA DI ACUSTICA, 29, 67-78.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11590/139779
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