Il saggio, dopo aver inquadrato l’ambiente come un preciso valore costituzionale esamina le competenze ambientali in materia di difesa del suolo e lotta alla desertificazione di cui al Testo Unico n. 152/2006 approvato al fine di riordinare, coordinare e integrare la normativa ambientale in una pluralità di settori e conseguire “la promozione dei livelli di qualità della vita umana, da realizzare attraverso la salvaguardia ed il miglioramento delle condizioni dell’ambiente e l’utilizzazione accorta e razionale delle risorse naturali”. Oltre alle finalità di coordinamento e riordino, il Testo Unico si occupa anche di ridefinire le competenze in materia di difesa del suolo e lotta alla desertificazione ripartite tra una pluralità di soggetti. E così, al Presidente del Consiglio è riconosciuto un potere generale di indirizzo e coordinamento per quanto riguarda gli interventi a difesa del suolo mentre i compiti del Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio sono individuati dall’art. 58 del Testo Unico n. 152/2006, ancora, alla Conferenza Stato-Regioni spetta il compito di coadiuvare sia il Presidente del Consiglio sia il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio. La trasversalità dell’interesse ambientale e la sua “cogestione” tra i diversi livelli di governo coinvolge necessariamente anche le Regioni, Province e Comuni. Ed invero alle Regioni spettano compiti che vanno dalla collaborazione nel rilevamento e nell’elaborazione dei piani di bacino dei distretti idrografici alla formulazione di proposte per la formazione dei programmi e per la redazione di studi e di progetti relativi ai distretti idrografici, dalla elaborazione, adozione, approvazione e attuazione dei piani di tutela delle acque. Relativamente alle competenze degli enti locali, il Comune come indicato dall’art. 13 del Testo Unico n. 267/2000, è titolare di “tutte le funzioni che riguardano la popolazione e il territorio comunale precipuamente nei settori organici dei servizi alla persona e alla comunità, dell’assetto e utilizzazione del territorio e dello sviluppo economico, salvo quanto non sia espressamente attribuito ad altri soggetti dalla legge statale o regionale, secondo le rispettive competenze” mentre secondo l’art. 3, comma 3, del Testo Unico n. 267/2000, la Provincia è l’“ente locale intermedio tra comune e Regione, rappresenta la propria comunità, ne cura gli interessi, ne promuove e ne coordina lo sviluppo” e le competenze ambientali della Provincia sono individuate dall’art. 19 del Testo Unico n. 267/2000. Il saggio si sofferma sulle funzioni dell’Agenzia per la protezione dell’ambiente e per i servizi tecnici (APAT) chiamata a svolgere i compiti e le attività tecnico-scientifiche di interesse nazionale per la protezione dell'ambiente, per la tutela delle risorse idriche e della difesa del suolo. L’importanza del ruolo ricoperto dalle autonomie locali nella preservazione dell’ambiente è confermata ulteriormente anche dalla possibilità conferita dall’art. 24 del Testo Unico n. 267/2000 alla Regione - previa intesa con gli enti locali interessati - di “definire ambiti sovracomunali per l'esercizio coordinato delle funzioni degli enti locali, attraverso forme associative e di cooperazione”. L’ultima parte del saggio è volta ad individuare le attribuzioni dell’Autorità di bacino distrettuale. Sul punto si segnala l’approvazione della direttiva 2000/60/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 23 ottobre 2000 che istituisce un quadro per l'azione comunitaria in materia di acque - che rappresenta una sorta di Testo unico sul diritto europeo delle acque e della difesa del suolo - recepita in Italia proprio grazie alle previsioni contenute nel Testo Unico n. 152/2006.

Aliberti, C. (2008). Le competenze in materia di difesa del suolo e lotta alla desertificazione nel testo unico n. 152/2006 (artt. 57-63). RIVISTA AMMINISTRATIVA DELLA REPUBBLICA ITALIANA, 1-2, 33-54.

Le competenze in materia di difesa del suolo e lotta alla desertificazione nel testo unico n. 152/2006 (artt. 57-63)

ALIBERTI, Cristiano
2008-01-01

Abstract

Il saggio, dopo aver inquadrato l’ambiente come un preciso valore costituzionale esamina le competenze ambientali in materia di difesa del suolo e lotta alla desertificazione di cui al Testo Unico n. 152/2006 approvato al fine di riordinare, coordinare e integrare la normativa ambientale in una pluralità di settori e conseguire “la promozione dei livelli di qualità della vita umana, da realizzare attraverso la salvaguardia ed il miglioramento delle condizioni dell’ambiente e l’utilizzazione accorta e razionale delle risorse naturali”. Oltre alle finalità di coordinamento e riordino, il Testo Unico si occupa anche di ridefinire le competenze in materia di difesa del suolo e lotta alla desertificazione ripartite tra una pluralità di soggetti. E così, al Presidente del Consiglio è riconosciuto un potere generale di indirizzo e coordinamento per quanto riguarda gli interventi a difesa del suolo mentre i compiti del Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio sono individuati dall’art. 58 del Testo Unico n. 152/2006, ancora, alla Conferenza Stato-Regioni spetta il compito di coadiuvare sia il Presidente del Consiglio sia il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio. La trasversalità dell’interesse ambientale e la sua “cogestione” tra i diversi livelli di governo coinvolge necessariamente anche le Regioni, Province e Comuni. Ed invero alle Regioni spettano compiti che vanno dalla collaborazione nel rilevamento e nell’elaborazione dei piani di bacino dei distretti idrografici alla formulazione di proposte per la formazione dei programmi e per la redazione di studi e di progetti relativi ai distretti idrografici, dalla elaborazione, adozione, approvazione e attuazione dei piani di tutela delle acque. Relativamente alle competenze degli enti locali, il Comune come indicato dall’art. 13 del Testo Unico n. 267/2000, è titolare di “tutte le funzioni che riguardano la popolazione e il territorio comunale precipuamente nei settori organici dei servizi alla persona e alla comunità, dell’assetto e utilizzazione del territorio e dello sviluppo economico, salvo quanto non sia espressamente attribuito ad altri soggetti dalla legge statale o regionale, secondo le rispettive competenze” mentre secondo l’art. 3, comma 3, del Testo Unico n. 267/2000, la Provincia è l’“ente locale intermedio tra comune e Regione, rappresenta la propria comunità, ne cura gli interessi, ne promuove e ne coordina lo sviluppo” e le competenze ambientali della Provincia sono individuate dall’art. 19 del Testo Unico n. 267/2000. Il saggio si sofferma sulle funzioni dell’Agenzia per la protezione dell’ambiente e per i servizi tecnici (APAT) chiamata a svolgere i compiti e le attività tecnico-scientifiche di interesse nazionale per la protezione dell'ambiente, per la tutela delle risorse idriche e della difesa del suolo. L’importanza del ruolo ricoperto dalle autonomie locali nella preservazione dell’ambiente è confermata ulteriormente anche dalla possibilità conferita dall’art. 24 del Testo Unico n. 267/2000 alla Regione - previa intesa con gli enti locali interessati - di “definire ambiti sovracomunali per l'esercizio coordinato delle funzioni degli enti locali, attraverso forme associative e di cooperazione”. L’ultima parte del saggio è volta ad individuare le attribuzioni dell’Autorità di bacino distrettuale. Sul punto si segnala l’approvazione della direttiva 2000/60/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 23 ottobre 2000 che istituisce un quadro per l'azione comunitaria in materia di acque - che rappresenta una sorta di Testo unico sul diritto europeo delle acque e della difesa del suolo - recepita in Italia proprio grazie alle previsioni contenute nel Testo Unico n. 152/2006.
2008
Aliberti, C. (2008). Le competenze in materia di difesa del suolo e lotta alla desertificazione nel testo unico n. 152/2006 (artt. 57-63). RIVISTA AMMINISTRATIVA DELLA REPUBBLICA ITALIANA, 1-2, 33-54.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11590/139784
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