Nel presente lavoro sono state analizzate le ostracofaune ad affinità paratetisiana provenienti da diverse successioni di Lago-Mare tardomessiniane in Italia (successioni di wedge-top sul versante adriatico dell’Appennino settentrionale come Buttafuoco, Ca’ Blindana, Montepetra, Perticara e Maccarone, successioni di avampaese sul versante Adriatico dell’Appennino settentrionale e centrale, come Trave e Maccarone) e a Creta (Grecia) (successioni di Ano Akria e Faneromeni nel Bacino di Iraklion) e su di esse sono state effettuate analisi di comunità (numero di specie, indici di Margalef e Shannon-Wiener) ed analisi auto/sinecologiche. I risultati mostrano come, in generale, la porzione inferiore dei depositi post-evaporitici fosse caratterizzata da ambienti instabili che ospitavano comunità di ostracodi discontinue e caratterizzate da bassa biodiversità, mentre nella porzione superiore le condizioni paleoambientali erano maggiormente stabili, permettendo la suddivisione dell’iperspazio ambientale in diverse nicchie ecologiche e supportando così associazioni ad alta biodiversità. Tuttavia, la correlazione del limite tra associazioni a bassa ed alta biodiversità nelle successioni analizzate ha mostrato come quest’ultimo sia eterocrono, probabilmente a causa di fattori locali. Una ricostruzione paleoambientale dettagliata, effettuata comparando il susseguirsi di diverse associazioni di ostracodi lungo le diverse successioni, ha mostrato che, mentre nelle porzioni inferiori il paleoambiente era piuttosto disomogeneo, nelle porzioni superiori, in prossimità del limite Messiniano-Zancleano, si nota un trend generalizzato verso l’approfondimento e l’addolcimento, seguito da un nuovo incremento della salinità e da condizioni di acque più basse. L’analisi della curva dell’insolazione Laskar 2004 per l’intervallo di tempo in esame ha evidenziato una minore ampiezza dei picchi di massimo e minimo nella porzione inferiore della curva ed un aumento dell’ampiezza dei picchi nella parte alta. È probabile, quindi, che la variabilità paleoambientale riscontrata nella parte bassa sia probabilmente legata alla sovrapposizione di fattori locali rispetto ai cambiamenti climatici globali, mentre, nella parte alta, le maggiori oscillazioni in ampiezza dei valori di insolazione guidarono i cambiamenti paleoambientali alla scala dell’intero bacino mediterraneo.

The ostracod assemblages with Paratethyan affinity from several late Messinian Lago-Mare deposits located in Italy and Crete (Greece) have been examined and the community analyses (number of species, Margalef and Shannon-Wiener indexes) and auto/ synecological analyses have been performed on them. The results show that, generally, in the lower portion the post-evaporitic Messinian was characterised by unstable environments, which hosted poor ostracod communities characterised by low diversity, while in the upper portion the environmental conditions were more stable, allowing the subdivision of the environment hyperspace in several different niches and, thus, supporting high-diversity ostracod communities. Anyway, the correlation of the boundary between low- and high-diversity ostracod assemblages through the studied successions has shown to be heterochronous, probably because it is due both to local and regional factors. A more detailed palaeoenvironmental reconstruction across the late Messinian Lago-Mare successions showed that, while in the lower portion the palaeoenvironments are rather disomogeneous, even if investigated in nearby sections, in the upper part a general trend towards a deepening and freshening followed by a new salinity increase and depth decrease has been recognized. The palaeoenvironmental variability of the lower part probably was related to the superimposition of local factors on global climatic forcing, while in the upper part the high amplitude insolation peaks drove the palaeoenvironmental changes at a regional scale.

Grossi, F., Cosentino, D., Gliozzi, E. (2008). Palaeoenvironmental recostruction of the late Messinian lago-mare successions in central and eastern Mediterranean using ostracod assemblages. BOLLETTINO DELLA SOCIETÀ PALEONTOLOGICA ITALIANA, 47 (2), 131-146.

Palaeoenvironmental recostruction of the late Messinian lago-mare successions in central and eastern Mediterranean using ostracod assemblages

COSENTINO, Domenico;GLIOZZI, Elsa
2008-01-01

Abstract

The ostracod assemblages with Paratethyan affinity from several late Messinian Lago-Mare deposits located in Italy and Crete (Greece) have been examined and the community analyses (number of species, Margalef and Shannon-Wiener indexes) and auto/ synecological analyses have been performed on them. The results show that, generally, in the lower portion the post-evaporitic Messinian was characterised by unstable environments, which hosted poor ostracod communities characterised by low diversity, while in the upper portion the environmental conditions were more stable, allowing the subdivision of the environment hyperspace in several different niches and, thus, supporting high-diversity ostracod communities. Anyway, the correlation of the boundary between low- and high-diversity ostracod assemblages through the studied successions has shown to be heterochronous, probably because it is due both to local and regional factors. A more detailed palaeoenvironmental reconstruction across the late Messinian Lago-Mare successions showed that, while in the lower portion the palaeoenvironments are rather disomogeneous, even if investigated in nearby sections, in the upper part a general trend towards a deepening and freshening followed by a new salinity increase and depth decrease has been recognized. The palaeoenvironmental variability of the lower part probably was related to the superimposition of local factors on global climatic forcing, while in the upper part the high amplitude insolation peaks drove the palaeoenvironmental changes at a regional scale.
2008
Nel presente lavoro sono state analizzate le ostracofaune ad affinità paratetisiana provenienti da diverse successioni di Lago-Mare tardomessiniane in Italia (successioni di wedge-top sul versante adriatico dell’Appennino settentrionale come Buttafuoco, Ca’ Blindana, Montepetra, Perticara e Maccarone, successioni di avampaese sul versante Adriatico dell’Appennino settentrionale e centrale, come Trave e Maccarone) e a Creta (Grecia) (successioni di Ano Akria e Faneromeni nel Bacino di Iraklion) e su di esse sono state effettuate analisi di comunità (numero di specie, indici di Margalef e Shannon-Wiener) ed analisi auto/sinecologiche. I risultati mostrano come, in generale, la porzione inferiore dei depositi post-evaporitici fosse caratterizzata da ambienti instabili che ospitavano comunità di ostracodi discontinue e caratterizzate da bassa biodiversità, mentre nella porzione superiore le condizioni paleoambientali erano maggiormente stabili, permettendo la suddivisione dell’iperspazio ambientale in diverse nicchie ecologiche e supportando così associazioni ad alta biodiversità. Tuttavia, la correlazione del limite tra associazioni a bassa ed alta biodiversità nelle successioni analizzate ha mostrato come quest’ultimo sia eterocrono, probabilmente a causa di fattori locali. Una ricostruzione paleoambientale dettagliata, effettuata comparando il susseguirsi di diverse associazioni di ostracodi lungo le diverse successioni, ha mostrato che, mentre nelle porzioni inferiori il paleoambiente era piuttosto disomogeneo, nelle porzioni superiori, in prossimità del limite Messiniano-Zancleano, si nota un trend generalizzato verso l’approfondimento e l’addolcimento, seguito da un nuovo incremento della salinità e da condizioni di acque più basse. L’analisi della curva dell’insolazione Laskar 2004 per l’intervallo di tempo in esame ha evidenziato una minore ampiezza dei picchi di massimo e minimo nella porzione inferiore della curva ed un aumento dell’ampiezza dei picchi nella parte alta. È probabile, quindi, che la variabilità paleoambientale riscontrata nella parte bassa sia probabilmente legata alla sovrapposizione di fattori locali rispetto ai cambiamenti climatici globali, mentre, nella parte alta, le maggiori oscillazioni in ampiezza dei valori di insolazione guidarono i cambiamenti paleoambientali alla scala dell’intero bacino mediterraneo.
Grossi, F., Cosentino, D., Gliozzi, E. (2008). Palaeoenvironmental recostruction of the late Messinian lago-mare successions in central and eastern Mediterranean using ostracod assemblages. BOLLETTINO DELLA SOCIETÀ PALEONTOLOGICA ITALIANA, 47 (2), 131-146.
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11590/140680
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus 49
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact