Nei primi decenni del Novecento, mentre la cultura del corpo genera percorsi di rigenerazione della vita e della danza, la fotografia cerca vie di fuga dal professionismo commerciale e rivendica il suo statuto artistico. Il movimento americano dei Foto-secessionisti innesca sinergie tra i linguaggi e si fa territorio d'incontro tra fotografi e pionieri della nuova arte coreutica. Attraverso la sfida di rendere eterno il gesto fuggevole i pittorialisti mettono a punto tecniche ed estetiche capaci di tradurre in forma il ritmo incorporeo che trasforma il movimento in danza. È in questa prospettiva che Isadora Duncan lascia la sua impronta nelle immagini di Arnold Genthe, consegnando i suoi gesti ispirati all'antichità alla nuova eternità dell'immagine fotografica.

Marenzi, S. (2013). Arnold Genthe e Isadora Duncan. Fotografare il ritmo, danzare le immagini. IMAGO, 7-8, 185-192.

Arnold Genthe e Isadora Duncan. Fotografare il ritmo, danzare le immagini

MARENZI, SAMANTHA
2013-01-01

Abstract

Nei primi decenni del Novecento, mentre la cultura del corpo genera percorsi di rigenerazione della vita e della danza, la fotografia cerca vie di fuga dal professionismo commerciale e rivendica il suo statuto artistico. Il movimento americano dei Foto-secessionisti innesca sinergie tra i linguaggi e si fa territorio d'incontro tra fotografi e pionieri della nuova arte coreutica. Attraverso la sfida di rendere eterno il gesto fuggevole i pittorialisti mettono a punto tecniche ed estetiche capaci di tradurre in forma il ritmo incorporeo che trasforma il movimento in danza. È in questa prospettiva che Isadora Duncan lascia la sua impronta nelle immagini di Arnold Genthe, consegnando i suoi gesti ispirati all'antichità alla nuova eternità dell'immagine fotografica.
2013
Marenzi, S. (2013). Arnold Genthe e Isadora Duncan. Fotografare il ritmo, danzare le immagini. IMAGO, 7-8, 185-192.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11590/140886
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