Design as adaptive and provisional practice

Nel settembre del 2012 si è svolta a Roma la settima edizione di Ecoweek, un programma internazionale e itinerante no-profit, coordinato da Elias Messinas, che riunisce ogni anno in una diversa città europea architetti, paesaggisti e designer con studenti e neolaureati per una settimana di seminari creativi, incontri e dialoghi sui temi del progetto urbano sostenibile. Tra le iniziative di Ecoweek 2012, il workshop Valle Aurelia in Progress -VAP, ideato e diretto dal gruppo di ricerca LUS-Living Urban Scape dell’Università Roma Tre, lo studio di progettazione OSA architettura e paesaggio e il collettivo di architetti Orizzontale, presso il Borghetto di Valle Aurelia a Roma. VAP è un’azione di trasformazione urbana temporanea interamente autofinanziata e autocostruita, in cinque giorni con dodici studenti di cinque nazionalità diverse, con un budget di 1.000,00 euro. Si è articolata secondo quattro set di azioni: 1. Abitare. 2. Connettere. 3. Raccontare. 4. Condividere. VAP esemplifica un modo di operare che risponde a condizioni di immobilismo - come la cronica assenza o insufficienza di risorse finanziarie, le omissioni o le negligenze dell’interlocutore pubblico - che rendono difficile, talvolta impossibile, procedere secondo le vie ordinarie del progetto. È una risposta non priva di un valore dimostrativo, verificando che si può fare, dunque si deve fare. Ma si commetterebbe una leggerezza nel ritenere che questa e altre esperienze analoghe siano solo la risposta obbligata a inerzie e inefficienze, giacché si tratta, al contrario, soprattutto di una consapevole scelta propositiva e di una specifica e intenzionale attitudine a volgersi ai paesaggi ordinari con strumenti diversi dalla prassi del progetto pubblico, puntando sul valore della provvisorietà adattiva.