Il dibattito sull’actio inibitoria è molto vivo. L’emanazione del Codice del consumo ed alcune azioni inibitorie contro la predisposizione di clausole inique, contenute nelle condizioni generali di contratto, promosse di recente dalle Camere di Commercio, rendono opportuni alcuni chiarimenti. Le C.C.I.A.A. ai sensi del combinato disposto degli artt. 37 e 139 cod. cons. sono legittimate a richiedere al giudice competente i provvedimenti indicati alle lettere a), b) e c) del comma 1 dell’art. 140 cod. cons. L’azione cautelare delle Camere di Commercio, pertanto, è ammissibile in relazione a qualsiasi provvedimento che, in concreto, appaia idoneo a tutelare il consumatore, tempestivamente, dagli effetti dannosi delle violazioni accertate.
Battelli, E. (2007). L’inibitoria delle Camere di Commercio. GIURISPRUDENZA ITALIANA(11), 2626-2633.
L’inibitoria delle Camere di Commercio
BATTELLI, ETTORE
2007-01-01
Abstract
Il dibattito sull’actio inibitoria è molto vivo. L’emanazione del Codice del consumo ed alcune azioni inibitorie contro la predisposizione di clausole inique, contenute nelle condizioni generali di contratto, promosse di recente dalle Camere di Commercio, rendono opportuni alcuni chiarimenti. Le C.C.I.A.A. ai sensi del combinato disposto degli artt. 37 e 139 cod. cons. sono legittimate a richiedere al giudice competente i provvedimenti indicati alle lettere a), b) e c) del comma 1 dell’art. 140 cod. cons. L’azione cautelare delle Camere di Commercio, pertanto, è ammissibile in relazione a qualsiasi provvedimento che, in concreto, appaia idoneo a tutelare il consumatore, tempestivamente, dagli effetti dannosi delle violazioni accertate.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.