Il grembo materno, la nursery e il sofà della mamma. Una lettura di "Incompreso" di Florence Montgomery

Nella storia dell’educazione la casa rappresenta un concentrato di dinamiche educative, anche in relazione alla materialità degli spazi e degli oggetti che la popolano. Quasi ricercando l’accoglienza del ventre materno, l’uomo applica alla costruzione della sua abitazione cure e attenzioni che ne favoriscono una ricezione pedagogica soprattutto da parte dei più piccoli membri della famiglia. Molti romanzi dell’Ottocento riflettono questa dimensione della cura educativa applicata alla casa. "Incompreso" (1869) della scrittrice F. Montgomery rappresenta un interessante caso di individuazione di spazi domestici riservati ai bambini: la nursery. Tuttavia per il piccolo protagonista l’idea di casa resta legata alla figura materna, la cui assenza luttuosa rappresenta una netta cesura di ordine psicopedagogico nei confronti della casa di famiglia.