Definisco "complessi" quei progetti nei quali il numero delle variabili da sottoporre a controllo ha superato una soglia oltre la quale ogni azione intrapresa produce un feed back sull'intero sistema. Nei sistemi complessi, siamo chiamati a fare i conti con condizioni strutturalmente differenti, nelle quali l'ottimizzazione fina le del sistema non è più direttamente proporzionale all'ottimizzazione dei singoli sottoinsiemi. Infine direi che è caratteristica propria dei progetti complessi manifestare questa condizione di complessità e la conseguente conflittualità tra le variabili del sistema, a tutte le scale del progetto: da quella urbanistica a quella della cantierizzazione. In questi casi il progetto non può più affidarsi alla logica della separata e seriale ottimizzazione dei singoli sottosistemi: la strategia di ottimizzare tutte le variabili in campo ha per risultato, nei sistemi complessi, l'ottimizzazione delle conflittualità esist enti tra le differenti variabili. È singolare constatare come questa condizione, tipica della complessità di per se stessa, è una condizione a-scalare: la grande quantità di variabili da sottoporre a controllo attraverso il progetto, produce conflittualità alle scale micro come a quelle macro. È tipica delle scale dell' ingegnerizzazione e della cantierizzazione, quando cioè il progetto è chiamato a fare i conti con la necessità di essere costruito; ma identicamente è tipica alle scale dell'inserimento urbano, quando il progetto è chiamato a fare i conti con l'irriducibile complessità dei contesti materiali e con quelli immateriali, ma non meno reali, dei processi amministrativi.
Desideri, P. (2012). La Forma come Risorsa. L'INDUSTRIA DELLE COSTRUZIONI, 423, 4-19.
La Forma come Risorsa
DESIDERI, PAOLO
2012-01-01
Abstract
Definisco "complessi" quei progetti nei quali il numero delle variabili da sottoporre a controllo ha superato una soglia oltre la quale ogni azione intrapresa produce un feed back sull'intero sistema. Nei sistemi complessi, siamo chiamati a fare i conti con condizioni strutturalmente differenti, nelle quali l'ottimizzazione fina le del sistema non è più direttamente proporzionale all'ottimizzazione dei singoli sottoinsiemi. Infine direi che è caratteristica propria dei progetti complessi manifestare questa condizione di complessità e la conseguente conflittualità tra le variabili del sistema, a tutte le scale del progetto: da quella urbanistica a quella della cantierizzazione. In questi casi il progetto non può più affidarsi alla logica della separata e seriale ottimizzazione dei singoli sottosistemi: la strategia di ottimizzare tutte le variabili in campo ha per risultato, nei sistemi complessi, l'ottimizzazione delle conflittualità esist enti tra le differenti variabili. È singolare constatare come questa condizione, tipica della complessità di per se stessa, è una condizione a-scalare: la grande quantità di variabili da sottoporre a controllo attraverso il progetto, produce conflittualità alle scale micro come a quelle macro. È tipica delle scale dell' ingegnerizzazione e della cantierizzazione, quando cioè il progetto è chiamato a fare i conti con la necessità di essere costruito; ma identicamente è tipica alle scale dell'inserimento urbano, quando il progetto è chiamato a fare i conti con l'irriducibile complessità dei contesti materiali e con quelli immateriali, ma non meno reali, dei processi amministrativi.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.