This memory concerns the cultural origins and historical conditions on which the planning methodology for the “restoration aimed at valorization” are based on. That methodology involves the reworking of the restoration model answering to the new requests coming from the use of cultural heritage. Some real examples are addressed to demonstrate the reference method aimed at usefully and properly “restoring for valorizing” architecture and art objects to be stored in the fullness of their values and meanings.

Partendo dall'assioma che il restauro è una disciplina scientifica e tecnica che si applica alla mitigazione dei rischi di degrado e danneggiamento cui sono esposte le opere del passato, l'Autore osserva che, attualmente, il restauro si coniuga alla valorizzazione in quanto, sempre più tende alla risoluzione dei problemi tecnici legati alla necessità del mantenimento delle qualità materiali ed espressive dei manufatti, ai fini della loro più efficiente fruizione. Un fenomeno pernicioso non sufficientemente considerato nonostante la sua diffusione e pericolosità, tuttavia, è la perdita di significato linguistico, di senso, di emblematicità, indotta nelle opere del passato da restauri o manutenzioni inappropriati. Tale fenomeno è molto esteso attualmente poiché la disciplina del restauro, negli esiti, sempre più diviene espressione del rapporto che gli architetti contemporanei, piuttosto che le comunità sociali, tendono a stabilire con il passato, attraverso i loro interventi progettuali applicati a contesti architettonici e urbani preesistenti. Si tratta di un rapporto complesso che, attualmente, ospita le diverse tendenze della cultura architettonica in un intervallo che il comune sentire, semplicisticamente, comprende tra due limiti opposti: la volontà di porsi in continuità con le opere del passato o, viceversa, l’intenzione di rivendicare l’autonomia, assumendo un atteggiamento d’indifferenza nei riguardi dei caratteri della preesistenza. Non c’è chi non veda quanto sia necessaria una visione diversa, attenta a porre di nuovo, al centro dell’operatività dell’architetto, lo studio approfondito e critico delle opere per ottenere la massima comprensione della loro consistenza storica, linguistica e materiale da parte della comunità sociale. Nella prospettiva citata il progetto di restauro non può che coincidere con il progetto della conoscenza dalla quale si originano, motivatamente, le scelte tecniche relative a come conservare cosa. La presente memoria tende a delineare, attraverso una casistica di esempi reali, le linee generali del metodo cui è utile riferirsi, nella condizione attuale, per il restauro di architetture e siti da conservare appropriatamente nella pienezza dei loro valori e significati.

Pugliano, A. (2012). i progetti della conoscenza e del restauro per la conservazione e la valorizzazione delle architetture e degli oggetti d'arte. BOLETÍN DE ARTE, 32-33, 567-589.

i progetti della conoscenza e del restauro per la conservazione e la valorizzazione delle architetture e degli oggetti d'arte

PUGLIANO, Antonio
2012-01-01

Abstract

This memory concerns the cultural origins and historical conditions on which the planning methodology for the “restoration aimed at valorization” are based on. That methodology involves the reworking of the restoration model answering to the new requests coming from the use of cultural heritage. Some real examples are addressed to demonstrate the reference method aimed at usefully and properly “restoring for valorizing” architecture and art objects to be stored in the fullness of their values and meanings.
2012
Partendo dall'assioma che il restauro è una disciplina scientifica e tecnica che si applica alla mitigazione dei rischi di degrado e danneggiamento cui sono esposte le opere del passato, l'Autore osserva che, attualmente, il restauro si coniuga alla valorizzazione in quanto, sempre più tende alla risoluzione dei problemi tecnici legati alla necessità del mantenimento delle qualità materiali ed espressive dei manufatti, ai fini della loro più efficiente fruizione. Un fenomeno pernicioso non sufficientemente considerato nonostante la sua diffusione e pericolosità, tuttavia, è la perdita di significato linguistico, di senso, di emblematicità, indotta nelle opere del passato da restauri o manutenzioni inappropriati. Tale fenomeno è molto esteso attualmente poiché la disciplina del restauro, negli esiti, sempre più diviene espressione del rapporto che gli architetti contemporanei, piuttosto che le comunità sociali, tendono a stabilire con il passato, attraverso i loro interventi progettuali applicati a contesti architettonici e urbani preesistenti. Si tratta di un rapporto complesso che, attualmente, ospita le diverse tendenze della cultura architettonica in un intervallo che il comune sentire, semplicisticamente, comprende tra due limiti opposti: la volontà di porsi in continuità con le opere del passato o, viceversa, l’intenzione di rivendicare l’autonomia, assumendo un atteggiamento d’indifferenza nei riguardi dei caratteri della preesistenza. Non c’è chi non veda quanto sia necessaria una visione diversa, attenta a porre di nuovo, al centro dell’operatività dell’architetto, lo studio approfondito e critico delle opere per ottenere la massima comprensione della loro consistenza storica, linguistica e materiale da parte della comunità sociale. Nella prospettiva citata il progetto di restauro non può che coincidere con il progetto della conoscenza dalla quale si originano, motivatamente, le scelte tecniche relative a come conservare cosa. La presente memoria tende a delineare, attraverso una casistica di esempi reali, le linee generali del metodo cui è utile riferirsi, nella condizione attuale, per il restauro di architetture e siti da conservare appropriatamente nella pienezza dei loro valori e significati.
El presente artículo versa sobre los orígenes culturales y los antecedentes históricos que constituyen la base de la metodología proyectual de la restauración, enfocada a la valorización del patrimonio. Dicha metodología comporta una redefinición del actual concepto de restauración, acorde con las nuevas exigencias que plantea el uso y disfrute de los bienes culturales. El método restaurador al cual nos referimos y que exponemos en este trabajo a través de algunos ejemplos reales, debe resultar útil para la valorización de la arquitectura y de las obras de arte, las cuales deben ser conservadas correctamente en la plenitud de sus valores y significados.
Pugliano, A. (2012). i progetti della conoscenza e del restauro per la conservazione e la valorizzazione delle architetture e degli oggetti d'arte. BOLETÍN DE ARTE, 32-33, 567-589.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11590/145053
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