L’articolo illustra le caratteristiche dell’ammasso documentale rinvenuto in una cappella della Grande Moschea di Damasco nell’anno 1900. In tale circostanza vennero individuati numerosissimi frammenti greci, latini, arabi, turchi, ebraici, samaritani, armeni, copti, georgiani; talora con significative caratteristiche linguistico-grafiche (ad esempio testi in lingua araba e scrittura greca, oppure in scrittura latina e lingua francese antica). Al di là delle caratteristiche puramente testuali, il ritrovamento permette una ricostruzione del fenomeno del multigrafismo assoluto in area mediorientale fra la tarda antichità, l’età medievale e la prima età moderna.
Radiciotti, P. (2008). I frammenti della Qubbat Al-Hazna di Damasco. A proposito di una scoperta sottovalutata. NEA ROMI. RIVISTA DI RICERCHE BIZANTINISTICHE, 5, 45-74.
I frammenti della Qubbat Al-Hazna di Damasco. A proposito di una scoperta sottovalutata
RADICIOTTI, PAOLO
2008-01-01
Abstract
L’articolo illustra le caratteristiche dell’ammasso documentale rinvenuto in una cappella della Grande Moschea di Damasco nell’anno 1900. In tale circostanza vennero individuati numerosissimi frammenti greci, latini, arabi, turchi, ebraici, samaritani, armeni, copti, georgiani; talora con significative caratteristiche linguistico-grafiche (ad esempio testi in lingua araba e scrittura greca, oppure in scrittura latina e lingua francese antica). Al di là delle caratteristiche puramente testuali, il ritrovamento permette una ricostruzione del fenomeno del multigrafismo assoluto in area mediorientale fra la tarda antichità, l’età medievale e la prima età moderna.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.