Questo articolo prende in esame uno dei profili più problematici dell’ICI (Imposta Comunale sugli Immobili), quello attinente la corretta individuazione del suo presupposto impositivo, su cui la dottrina ha manifestato incertezza concettuale. Analizzando gli artt. 1 e 3 del d.lgs. n. 504 del 1992, dedicati alla definizione del presupposto e dei soggetti passivi, si giunge ad affermare che l’interpretazione corretta del termine “possesso”, utilizzato dal legislatore nell’ambito del tributo locale, non coincide con l’accezione civilistica, dovendo piuttosto essere considerato come sinonimo di titolarità dei diritti reali o delle situazioni giuridiche espressamente previste dal legislatore. A queste conclusioni si è giunti considerando, in primo luogo, la natura sostanzialmente patrimoniale dell’ICI, desumibile dalla sua struttura e che dai lavori preparatori che ne hanno preceduto l’introduzione, dai quali emerge la volontà del legislatore di introdurre una forma di imposizione idonea a colpire il valore del patrimonio, oltre che da altri elementi relativi alla sua disciplina, quali l’irrilevanza della destinazione degli immobili oggetto di imposizione. Alla luce di tale ricostruzione, è stato, quindi, possibile individuare il presupposto impositivo in tutta una serie di situazioni giuridiche, analizzate singolarmente, dove l’assoggettamento all’imposta risulta collegato unicamente alla presenza di un diritto reale, senza che assuma rilevanza il semplice utilizzo del bene immobile.

Mencarelli, S. (2007). Diritto civile e diritto tributario nel presupposto dell'imposta comunale sugli immobili. RIVISTA DI DIRITTO TRIBUTARIO(4), 399-481.

Diritto civile e diritto tributario nel presupposto dell'imposta comunale sugli immobili

Silvia Mencarelli
2007-01-01

Abstract

Questo articolo prende in esame uno dei profili più problematici dell’ICI (Imposta Comunale sugli Immobili), quello attinente la corretta individuazione del suo presupposto impositivo, su cui la dottrina ha manifestato incertezza concettuale. Analizzando gli artt. 1 e 3 del d.lgs. n. 504 del 1992, dedicati alla definizione del presupposto e dei soggetti passivi, si giunge ad affermare che l’interpretazione corretta del termine “possesso”, utilizzato dal legislatore nell’ambito del tributo locale, non coincide con l’accezione civilistica, dovendo piuttosto essere considerato come sinonimo di titolarità dei diritti reali o delle situazioni giuridiche espressamente previste dal legislatore. A queste conclusioni si è giunti considerando, in primo luogo, la natura sostanzialmente patrimoniale dell’ICI, desumibile dalla sua struttura e che dai lavori preparatori che ne hanno preceduto l’introduzione, dai quali emerge la volontà del legislatore di introdurre una forma di imposizione idonea a colpire il valore del patrimonio, oltre che da altri elementi relativi alla sua disciplina, quali l’irrilevanza della destinazione degli immobili oggetto di imposizione. Alla luce di tale ricostruzione, è stato, quindi, possibile individuare il presupposto impositivo in tutta una serie di situazioni giuridiche, analizzate singolarmente, dove l’assoggettamento all’imposta risulta collegato unicamente alla presenza di un diritto reale, senza che assuma rilevanza il semplice utilizzo del bene immobile.
2007
Mencarelli, S. (2007). Diritto civile e diritto tributario nel presupposto dell'imposta comunale sugli immobili. RIVISTA DI DIRITTO TRIBUTARIO(4), 399-481.
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11590/147417
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact