Muovendo da una pronuncia della Corte di Cassazione, il contributo ricostruisce la struttura del contratto di comodato e l’ampiezza della sua pratica utilizzabilità, con particolare riferimento al tempo dell’utilizzo del bene e ai riflessi che esso riverbera anche rispetto ai rapporti con i terzi. La fissazione della durata per tutta la vita del beneficiario, infatti, involge gli stessi caratteri distintivi del contratto, atteso che il termine, ove apposto in tal modo, può confondere, secondo una prospettazione, la fattispecie che ne deriva con la previsione normativa della mancanza stessa di termine, che comporta l’obbligo del comodatario alla restituzione immediata alla richiesta. Il profilo della durata, oltre alle implicazioni circa la portata del sacrificio assunto gratuitamente dal comodante, si intreccia con quello relativo all’opponibilità del contratto ai terzi, eventuali successivi acquirenti del bene in ogni vicenda in cui gli eredi del comodante alla morte di costui abbiano alienato a titolo particolare il bene oggetto del godimento; il profilo dell’opponibilità coinvolge, a sua volta, la natura delle azioni a disposizione del terzo per ottenere la liberazione dell’immobile.
Agostinelli, B. (2007). Comodato "vita natural durante" ed opponibilità del contratto ai terzi acquirenti del bene. RIVISTA DI DIRITTO CIVILE(6), 723-736.
Comodato "vita natural durante" ed opponibilità del contratto ai terzi acquirenti del bene
AGOSTINELLI, BENEDETTA
2007-01-01
Abstract
Muovendo da una pronuncia della Corte di Cassazione, il contributo ricostruisce la struttura del contratto di comodato e l’ampiezza della sua pratica utilizzabilità, con particolare riferimento al tempo dell’utilizzo del bene e ai riflessi che esso riverbera anche rispetto ai rapporti con i terzi. La fissazione della durata per tutta la vita del beneficiario, infatti, involge gli stessi caratteri distintivi del contratto, atteso che il termine, ove apposto in tal modo, può confondere, secondo una prospettazione, la fattispecie che ne deriva con la previsione normativa della mancanza stessa di termine, che comporta l’obbligo del comodatario alla restituzione immediata alla richiesta. Il profilo della durata, oltre alle implicazioni circa la portata del sacrificio assunto gratuitamente dal comodante, si intreccia con quello relativo all’opponibilità del contratto ai terzi, eventuali successivi acquirenti del bene in ogni vicenda in cui gli eredi del comodante alla morte di costui abbiano alienato a titolo particolare il bene oggetto del godimento; il profilo dell’opponibilità coinvolge, a sua volta, la natura delle azioni a disposizione del terzo per ottenere la liberazione dell’immobile.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.