Apollonia, the Corinthian Greek colony near the Albanian city of Fier, was elected to house an important acropolis, and later a pause interrupted the process of civilization. The spot suddenly became very attractive in 1967: Enver Hoxha, the Albanian socialist dictator, systematically placed groups of concrete shells in every angle of Albania and the acropolis was one of them. A system of underground tunnels, connecting nine anti-aircraft posts hidden by dense vegetation, obliterated Greek sanctuaries and any other sign of civilization occupying the natural podium. The story of the geologic platform, valuable for its position, explores the relations between architecture and form of the ground, suspended between religion and war, classicism and modernity.

Apollonia, la colonia corinzia vicino la città albanese di Fier, fu scelta per ospitare un'importante acropoli e successivamente una pausa interruppe il processo di civilizzazione. Il luogo divenne nuovamente interessante nel 1967: Enver Hoxha, il dittatore socialista albanese, dispose sistematicamente gruppi di casematte in calcestruzzo armato in ogni angolo dell'Abania e l'acropoli fu uno di questi. Un sistema di tunnel sotterranei, che permettono di connnettere nove postazioni antiaeree nascoste dalla densa vegetazione, obliterarono i resti del santuario greco e ogni altro segno antropico che occupava quel podio naturale dal periodo classico. Le vicende del plateau geologico, nel suo valore posizionale, raccontano dell'importanza del rapporto tra forma del suolo e architettura, sospeso tra religione e guarrà, classicismo e modernità.

Resta, G. (2015). The story of a platform. STUDIO, 08, 18-25.

The story of a platform

RESTA, GIUSEPPE
2015-01-01

Abstract

Apollonia, the Corinthian Greek colony near the Albanian city of Fier, was elected to house an important acropolis, and later a pause interrupted the process of civilization. The spot suddenly became very attractive in 1967: Enver Hoxha, the Albanian socialist dictator, systematically placed groups of concrete shells in every angle of Albania and the acropolis was one of them. A system of underground tunnels, connecting nine anti-aircraft posts hidden by dense vegetation, obliterated Greek sanctuaries and any other sign of civilization occupying the natural podium. The story of the geologic platform, valuable for its position, explores the relations between architecture and form of the ground, suspended between religion and war, classicism and modernity.
2015
Apollonia, la colonia corinzia vicino la città albanese di Fier, fu scelta per ospitare un'importante acropoli e successivamente una pausa interruppe il processo di civilizzazione. Il luogo divenne nuovamente interessante nel 1967: Enver Hoxha, il dittatore socialista albanese, dispose sistematicamente gruppi di casematte in calcestruzzo armato in ogni angolo dell'Abania e l'acropoli fu uno di questi. Un sistema di tunnel sotterranei, che permettono di connnettere nove postazioni antiaeree nascoste dalla densa vegetazione, obliterarono i resti del santuario greco e ogni altro segno antropico che occupava quel podio naturale dal periodo classico. Le vicende del plateau geologico, nel suo valore posizionale, raccontano dell'importanza del rapporto tra forma del suolo e architettura, sospeso tra religione e guarrà, classicismo e modernità.
Resta, G. (2015). The story of a platform. STUDIO, 08, 18-25.
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