Jean Monnet , uno dei padri fondatori dell’Unione europea ha detto che se si potesse ricominciare a costruire l’Europa , bisognerebbe iniziare dalla cultura ( “ Si c’était à refaire , il faudrait commencer par la culture “ ) e promuovere una scuola ed una Università in cui si spossa sentire , pensare , vivere l’Europa . La scuola può fare molto per l’Europa attraverso la proposta di una pedagogia europea , tesa a costruire e ad accrescere tramite la cultura il senso di appartenenza ad una Europa cosmopolita , intesa non tanto e non solo come potenza economica e politica , quanto come “spazio di libertà , sicurezza e giustizia” ( preambolo della carta di Nizza del 2000) , capace di andare alla radice della pace e dell’ordine internazionale . Dal canto suo l’Europa sta facendo molto per la scuola . Non si può qui dimenticare di menzionare le politiche comunitarie in materia di istruzione e di formazione , e più precisamente “L’agenda di Lisbona” che ha proposto ai paesi membri dell’UE il programma di “Istruzione e formazione 2010” finalizzato a promuovere la “ società della conoscenza” per consentire all’Europa di competere sul mercato globale attraverso la realizzazione di impegni prioritari come la riduzione della dispersione scolastica , il completamento dell’istruzione secondaria e l’accrescimento delle competenze fondamentali . Nel presente contributo ci proponiamo di iniziare una riflessione sul contributo che la scuola e la psicologia dell’educazione potrebbero fornire per una educazione ed una formazione all’Europa.
Amann, M. (2008). Fatta l’Europa bisogna fare gli europei “ Considerazioni su una educazione e una formazione all’Europa. STUDI SULLA FORMAZIONE, 1, 63-72.
Fatta l’Europa bisogna fare gli europei “ Considerazioni su una educazione e una formazione all’Europa
AMANN, Merete
2008-01-01
Abstract
Jean Monnet , uno dei padri fondatori dell’Unione europea ha detto che se si potesse ricominciare a costruire l’Europa , bisognerebbe iniziare dalla cultura ( “ Si c’était à refaire , il faudrait commencer par la culture “ ) e promuovere una scuola ed una Università in cui si spossa sentire , pensare , vivere l’Europa . La scuola può fare molto per l’Europa attraverso la proposta di una pedagogia europea , tesa a costruire e ad accrescere tramite la cultura il senso di appartenenza ad una Europa cosmopolita , intesa non tanto e non solo come potenza economica e politica , quanto come “spazio di libertà , sicurezza e giustizia” ( preambolo della carta di Nizza del 2000) , capace di andare alla radice della pace e dell’ordine internazionale . Dal canto suo l’Europa sta facendo molto per la scuola . Non si può qui dimenticare di menzionare le politiche comunitarie in materia di istruzione e di formazione , e più precisamente “L’agenda di Lisbona” che ha proposto ai paesi membri dell’UE il programma di “Istruzione e formazione 2010” finalizzato a promuovere la “ società della conoscenza” per consentire all’Europa di competere sul mercato globale attraverso la realizzazione di impegni prioritari come la riduzione della dispersione scolastica , il completamento dell’istruzione secondaria e l’accrescimento delle competenze fondamentali . Nel presente contributo ci proponiamo di iniziare una riflessione sul contributo che la scuola e la psicologia dell’educazione potrebbero fornire per una educazione ed una formazione all’Europa.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.