Buona parte dell’attività culturale e propagandistica italiana, volta a consolidare l’occupazione della Libia, puntò a rafforzare l’immagine della «romanità dell’Africa», anche con il finanziamento di un vasto programma di scavi e restauri. Molti dei più preparati studiosi e personale tecnico dell’archeologia italiana, negli anni Venti e Trenta, operarono nei siti archeologici libici, generalmente ben conservati proprio a causa dei lunghi secoli di abbandono. L’uso del cemento armato offrì diverse soluzioni per le integrazioni strutturali e architettoniche dei monumenti più significativi, quali il teatro di Sabratha del II sec. d.C., il ginnasio ellenistico di Cirene, trasformato in Cesareo nell’età di Augusto, o la summa cavea del teatro di Lepcis Magna. Anche negli ultimi decenni, archeologi e tecnici italiani hanno portato avanti significativi cantieri di restauro, come nel tempio di Zeus a Cirene, l’arco di Settimio Severo a Leptis Magna, o il Mausoleo Punico a Sabratha.

Ortolani, G. (1984). Archeologia e restauro in Libia: il contributo italiano. In Restauro e cemento in Architettura 2 (pp. 100-107). ROMA : AITEC.

Archeologia e restauro in Libia: il contributo italiano

ORTOLANI, GIORGIO
1984-01-01

Abstract

Buona parte dell’attività culturale e propagandistica italiana, volta a consolidare l’occupazione della Libia, puntò a rafforzare l’immagine della «romanità dell’Africa», anche con il finanziamento di un vasto programma di scavi e restauri. Molti dei più preparati studiosi e personale tecnico dell’archeologia italiana, negli anni Venti e Trenta, operarono nei siti archeologici libici, generalmente ben conservati proprio a causa dei lunghi secoli di abbandono. L’uso del cemento armato offrì diverse soluzioni per le integrazioni strutturali e architettoniche dei monumenti più significativi, quali il teatro di Sabratha del II sec. d.C., il ginnasio ellenistico di Cirene, trasformato in Cesareo nell’età di Augusto, o la summa cavea del teatro di Lepcis Magna. Anche negli ultimi decenni, archeologi e tecnici italiani hanno portato avanti significativi cantieri di restauro, come nel tempio di Zeus a Cirene, l’arco di Settimio Severo a Leptis Magna, o il Mausoleo Punico a Sabratha.
1984
Ortolani, G. (1984). Archeologia e restauro in Libia: il contributo italiano. In Restauro e cemento in Architettura 2 (pp. 100-107). ROMA : AITEC.
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