The goal of the AltaCRANIUM project is to improve the scientific and cultural significance of the fossils remains known as "Uomo di Altamura" - more than fifteen years from their discovery in the karstic complex of Lamalunga - focusing on the more diagnostic skeletal district for philogeny and taxonomy: the cranium. At present, there is a number of technical supports for the study of skeletal remains, including digital facilities for the acquirement of morphological information (computered tomography, geometric morphometrics, etc.). At the same time, the increased knowledge about the distribution and taphonomy of the remains in the Lamalunga cave, permit the extraction in safety conditions and the study with non invasive methodologies of the Altamura cranium and, eventually, of its mandible. Expected results are definitively of exceptional importance.

Il progetto AltaCRANIUM si propone di valorizzare da un punto di vista scientifico e come bene culturale lo scheletro fossile noto come l'"Uomo di Altamura" ad oltre quindici anni dalla sua scoperta nel complesso carsico di Lamalunga, con particolare riferimento al distretto più diagnostico per indagini filogenetiche e tassonomiche: il cranio. L'ampia disponibilità attuale di sussidi tecnologici utili per l'acquisizione e lo studio digitale della morfologia scheletrica (tomografia computerizzata, morfometria geometrica ecc.), associata alle conoscenze raggiunte in questi ultimi anni su distribuzione spaziale e modalità tafonomiche di conservazione degli elementi scheletrici che compongono il reperto di Lamalunga, permette oggi di presentare un progetto finalizzato di estrazione in sicurezza e allo studio completo con modalità non invasive del cranio dell'Uomo di Altamura ed eventualmente della mandibola. I risultati attesi appaiono d'interesse assolutamente straordinario.

Manzi, G., Micheli, M., Giacobini, G. (2010). Il cranio dell’Uomo di Altamura, ipotesi di rimozione, documentazione multimediale e studio. DIRE IN PUGLIA, 2/2010, 33-37.

Il cranio dell’Uomo di Altamura, ipotesi di rimozione, documentazione multimediale e studio

MICHELI, Mario;
2010-01-01

Abstract

The goal of the AltaCRANIUM project is to improve the scientific and cultural significance of the fossils remains known as "Uomo di Altamura" - more than fifteen years from their discovery in the karstic complex of Lamalunga - focusing on the more diagnostic skeletal district for philogeny and taxonomy: the cranium. At present, there is a number of technical supports for the study of skeletal remains, including digital facilities for the acquirement of morphological information (computered tomography, geometric morphometrics, etc.). At the same time, the increased knowledge about the distribution and taphonomy of the remains in the Lamalunga cave, permit the extraction in safety conditions and the study with non invasive methodologies of the Altamura cranium and, eventually, of its mandible. Expected results are definitively of exceptional importance.
2010
Il progetto AltaCRANIUM si propone di valorizzare da un punto di vista scientifico e come bene culturale lo scheletro fossile noto come l'"Uomo di Altamura" ad oltre quindici anni dalla sua scoperta nel complesso carsico di Lamalunga, con particolare riferimento al distretto più diagnostico per indagini filogenetiche e tassonomiche: il cranio. L'ampia disponibilità attuale di sussidi tecnologici utili per l'acquisizione e lo studio digitale della morfologia scheletrica (tomografia computerizzata, morfometria geometrica ecc.), associata alle conoscenze raggiunte in questi ultimi anni su distribuzione spaziale e modalità tafonomiche di conservazione degli elementi scheletrici che compongono il reperto di Lamalunga, permette oggi di presentare un progetto finalizzato di estrazione in sicurezza e allo studio completo con modalità non invasive del cranio dell'Uomo di Altamura ed eventualmente della mandibola. I risultati attesi appaiono d'interesse assolutamente straordinario.
Manzi, G., Micheli, M., Giacobini, G. (2010). Il cranio dell’Uomo di Altamura, ipotesi di rimozione, documentazione multimediale e studio. DIRE IN PUGLIA, 2/2010, 33-37.
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