La creazione indiretta del diritto nell’ordinamento giuridico italiano

Il lavoro chiarisce innanzitutto che cosa l’A. intenda con l’espressione “creazione indiretta del diritto”. Tale concetto ricorre quando il diritto non è il prodotto delle fonti-atto o delle fonti-fatto previste dall’ordinamento, come normalmente avviene, bensì sorge indirettamente attraverso il rinvio, compiuto da un determinato ordinamento giuridico statale, a norme ad esso esterne: intendendosi per norme esterne quelle appartenenti all’ordinamento internazionale o, in determinati casi, ad altri ordinamenti statali (come, secondo alcuni, avverrebbe nel caso del diritto internazionale privato). Dopo avere ricordato come tale concetto sia stato individuato inizialmente dalla dottrina internazionalistica dualistica e successivamente recepito da parte di alcuni costituzionalisti, l’A. esamina le fattispecie di creazione indiretta del diritto rinvenibili, a suo parere, nell’ordinamento italiano ed i problemi ad esse connessi: l’ordine di esecuzione dei trattati internazionali e l’art. 10, comma 1, della Costituzione. Tra tali fattispecie non rientrerebbe, invece, il caso del diritto internazionale privato.