La predominante funzione che la musica sembra oggi assumere per i giovani, riguardo la formazione della loro identità culturale individuale e collettiva, fa si che l'ascolto non si incentri più sul messaggio artistico e sul valore estetico intrinseci a uno specifico genere o a una determinata composizione, men che meno sulla comprensione dei capolavori del cosiddetto “Canone occidentale”; ma, al contrario, sia catalizzato da altre spinte e altri fattori che hanno, appunto, a che fare con processi di socializzazione e formazione delle identità in chiave spesso provocatoriamente antagonista. Per quanto anche in passato la fruizione puramente estetica della musica sia stata un fenomeno elitario, non si può negare che oggi - complice soprattutto l'indebolirsi nelle nuove generazioni della consapevolezza dei nessi e dei contesti storici - essa rischi una completa atrofia. Quel che sembra profilarsi è infatti, da un lato, un consumo sempre più imponente e ramificato di musica (per così dire) "senza storia"; dall'altro, l'implodere su se stesso di un sapere estetico-musicologico sempre più specialistico e attento alle differenze storiche ma ormai privo, purtroppo, di un proprio uditorio e di un effettivo mercato.

Guanti, G. (2007). La musica fra storie dell'estetica ed estetiche identitarie. MUSICA/REALTA', 83 (luglio 2007), 59-67.

La musica fra storie dell'estetica ed estetiche identitarie

GUANTI, GIOVANNI
2007-01-01

Abstract

La predominante funzione che la musica sembra oggi assumere per i giovani, riguardo la formazione della loro identità culturale individuale e collettiva, fa si che l'ascolto non si incentri più sul messaggio artistico e sul valore estetico intrinseci a uno specifico genere o a una determinata composizione, men che meno sulla comprensione dei capolavori del cosiddetto “Canone occidentale”; ma, al contrario, sia catalizzato da altre spinte e altri fattori che hanno, appunto, a che fare con processi di socializzazione e formazione delle identità in chiave spesso provocatoriamente antagonista. Per quanto anche in passato la fruizione puramente estetica della musica sia stata un fenomeno elitario, non si può negare che oggi - complice soprattutto l'indebolirsi nelle nuove generazioni della consapevolezza dei nessi e dei contesti storici - essa rischi una completa atrofia. Quel che sembra profilarsi è infatti, da un lato, un consumo sempre più imponente e ramificato di musica (per così dire) "senza storia"; dall'altro, l'implodere su se stesso di un sapere estetico-musicologico sempre più specialistico e attento alle differenze storiche ma ormai privo, purtroppo, di un proprio uditorio e di un effettivo mercato.
2007
Guanti, G. (2007). La musica fra storie dell'estetica ed estetiche identitarie. MUSICA/REALTA', 83 (luglio 2007), 59-67.
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11590/149418
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact