Aldo Moro nelle storie d'Italia

Following the conviction that the histories of a country are a mirror of the work of scholars, this article analyses what they write about Aldo Moro. Researches on the history of republican Italy are now well launched but they lack the accord on interpretative concepts that has been achieved for the period before 1945. The exam of the assessments of Moro proves it: with only some relevant exceptions, they tell us more about their authors, their sympathies and antipathies, than about Moro himself, because they seem oriented more by the brilliant formulas of journalist writing on current affairs than by careful researches (still at an early stage). Thus, while the «Moro affair» attracted the attention and caused the growth of an immense bibliography, Moro’s image as a political leader and statesman is still linked with his tragic death. George Mosse’s 1979 suggestion of widening the horizon and trying to put Moro’s political experience in relation with the great transformations of western democracy has not been followed.

Il saggio è dedicato ad un’analisi di ciò che le storie dell’Italia contemporanea dicono di Aldo Moro nella convinzione che le ricostruzioni sintetiche della storia di un paese rappresentino uno specchio del lavoro degli storici. La ricerca sulla storia dell’Italia repubblicana è oggi solidamente avviata, ma non sembra aver trovato ancora quella consapevolezza di concetti interpretativi raggiunti invece nella ricostruzione delle vicende precedenti il 1945. E l’analisi dei giudizi sulla figura di Moro lo conferma: salvo alcune significative eccezioni, essi ci dicono di più sui loro autori, sulle loro simpatie e antipatie, che su Moro stesso, perché appaiono ancora orientati più dalle formule brillanti della pubblicistica che da studi e ricerche puntuali (del resto, ancora iniziali). Così, mentre il «caso Moro» ha attratto l’attenzione prevalente e provocato lo svilupparsi di una sterminata bibliografia, l’immagine del Moro leader politico e uomo di stato è rimasta legata alla sua tragica fine. Scarsa eco ha avuto il suggerimento, formulato già nel 1979 da George Mosse, di allargare lo sguardo e cercare di collegare l’esperienza politica di Moro alle grandi trasformazioni della democrazia occidentale.