A seguito dell’aggravarsi della crisi finanziaria, il Congresso degli Stati Uniti ha approvato una legge di emergenza per la stabilizzazione economica (Emergency Economic Stabilization Act of 2008). La legge ha segnato la fine di una lunga stagione di fiducia nella capacità di autoregolazione del mercato; abilitando il Segretario al tesoro all’adozione di una pluralità di iniziative volte a rimediare alla crisi di liquidità, muovendo dall’acquisto di strumenti finanziari «problematici» fino all’ingresso nel capitale delle banche e creando una complessa infrastruttura politico-istituzionale diretta a garantire la legittimazione e l’accountability dello Stato salvatore. A seguito del propagarsi della crisi a livello globale, anche in ambito europeo, gli Stati e le istituzioni comunitarie hanno cercato di adottare interventi coordinati. Questi hanno previsto misure di ricapitalizzazione pubblica delle banche e forme di garanzia statale dei depositi, delle obbligazioni e dei prestiti bancari. In questo contesto, lo Stato italiano, ricorrendo alla decretazione d’urgenza ha adottato «misure urgenti per garantire la stabilità del sistema creditizio». L’Italia ha così positivamente contribuito prima alla definizione e poi all’attuazione delle linee di azione concordate in sede europea. Gli strumenti di intervento prescelti sono stati coerenti con quelli adottati dagli altri paesi del continente. Gli assetti istituzionali, invece, hanno mostrato una profonda differenza, soprattutto rispetto a quelli introdotti negli Stati Uniti.

Napolitano, G. (2008). Il nuovo Stato salvatore: strumenti di intervento e assetti istituzionali. GIORNALE DI DIRITTO AMMINISTRATIVO(11), 1083-1094.

Il nuovo Stato salvatore: strumenti di intervento e assetti istituzionali

NAPOLITANO, GIULIO
2008-01-01

Abstract

A seguito dell’aggravarsi della crisi finanziaria, il Congresso degli Stati Uniti ha approvato una legge di emergenza per la stabilizzazione economica (Emergency Economic Stabilization Act of 2008). La legge ha segnato la fine di una lunga stagione di fiducia nella capacità di autoregolazione del mercato; abilitando il Segretario al tesoro all’adozione di una pluralità di iniziative volte a rimediare alla crisi di liquidità, muovendo dall’acquisto di strumenti finanziari «problematici» fino all’ingresso nel capitale delle banche e creando una complessa infrastruttura politico-istituzionale diretta a garantire la legittimazione e l’accountability dello Stato salvatore. A seguito del propagarsi della crisi a livello globale, anche in ambito europeo, gli Stati e le istituzioni comunitarie hanno cercato di adottare interventi coordinati. Questi hanno previsto misure di ricapitalizzazione pubblica delle banche e forme di garanzia statale dei depositi, delle obbligazioni e dei prestiti bancari. In questo contesto, lo Stato italiano, ricorrendo alla decretazione d’urgenza ha adottato «misure urgenti per garantire la stabilità del sistema creditizio». L’Italia ha così positivamente contribuito prima alla definizione e poi all’attuazione delle linee di azione concordate in sede europea. Gli strumenti di intervento prescelti sono stati coerenti con quelli adottati dagli altri paesi del continente. Gli assetti istituzionali, invece, hanno mostrato una profonda differenza, soprattutto rispetto a quelli introdotti negli Stati Uniti.
2008
Napolitano, G. (2008). Il nuovo Stato salvatore: strumenti di intervento e assetti istituzionali. GIORNALE DI DIRITTO AMMINISTRATIVO(11), 1083-1094.
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