Per Hannah Arendt la possibilità di giudicare è strettamente connessa con la possibilità di muoversi liberamente nel mondo, con la capacità di pensare da soli in totale autonomia. Il pensiero diviene così il nuovo imperativo etico, come capacità di darsi ragione dell'evento attraverso il giudizio, facoltà mentale autonoma in grado di distinguere il bene dal male, il giusto dall'ingiusto ponendosi al di là dei valori e delle regole socialmente accettate.
Pansera, M.T. (2007). Il significato etico del pensare. B@BELONLINE.PRINT, 3, 95-106.
Il significato etico del pensare
PANSERA, Maria Teresa
2007-01-01
Abstract
Per Hannah Arendt la possibilità di giudicare è strettamente connessa con la possibilità di muoversi liberamente nel mondo, con la capacità di pensare da soli in totale autonomia. Il pensiero diviene così il nuovo imperativo etico, come capacità di darsi ragione dell'evento attraverso il giudizio, facoltà mentale autonoma in grado di distinguere il bene dal male, il giusto dall'ingiusto ponendosi al di là dei valori e delle regole socialmente accettate.File in questo prodotto:
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