Il contributo affronta il tema della qualità pedagogia della formazione. In maniera sempre più frequente il mondo produttivo, i decisori, gli attori sociali nonché gli operatori e gli utenti della formazione professionale avanzano precise richieste di Qualità al sistema scolastico e formativo nel loro complesso. Questa “domanda” di Qualità, pur se appare a volte di non facile interpretazione, comporta, tuttavia, la necessità di predisporre una risposta adeguata in termini di strategie e di comportamenti operativi adatti allo scopo. Questa esigenza viene espressa in modo sempre più convinto attraverso la formulazione di giudizi sul funzionamento complessivo degli apparati micro e macro formativi. Una simile situazione, che sembra contraddistinguere soprattutto il sistema formativo, si riscontra anche nel settore dell’istruzione, laddove le richieste, partendo dalla necessità di un’efficienza maggiore del servizio scolastico, giungono a toccare i contenuti stessi dei curricula scolastici, che dovrebbero contribuire alla padronanza di più solide conoscenze di base da parte degli allievi, prepararli al cambiamento, ad un maggiore spirito di collaborazione, a vivere positivamente i rapporti interpersonali, a saper comunicare, ad assumersi delle precise responsabilità. Per garantire la qualità dell'offerta formativa diventa centrale, come è evidente, il tema dell'integrazione intesa come integrazione dei differenti sistemi che la producono. Si tratta di un'integrazione che riguarda le diverse fasi dell'azione formativa (aula, stage, autoformazione, fad, ecc., integrazione teoria-prassi), i diversi attori in essa coinvolti (gli attori dell'équipe di formazione), i diversi sistemi che ad essa concorrono (cfp, scuole, aziende, enti locali, servizi territoriali). La comunicazione e l'integrazione tra i differenti sistemi sono elementi decisivi affinché si possa parlare di qualità della formazione. Partendo dalle ragioni sopra indicate, un innalzamento del livello di qualità delle pratiche formative proposte e realizzate e delle logiche ad esse sottostanti può essere ottenuto proprio attraverso la valorizzazione della dimensione pedagogico-didattica dei processi formativi. Ciò comporta l’esigenza di ricercare e definire non tanto e non solo la qualità della formazione quanto la “qualità pedagogica” dell’offerta formativa. La qualità pedagogica costituisce, infatti, una particolare tipologia di qualità che può essere solo in parte “misurata” e “valutata” mediante il ricorso a metodologie e strumentazioni proprie di altri contesti. Da questo punto di vista, l’auspicato innalzamento del livello di qualità di quanto viene attualmente proposto e realizzato potrà prendere forma qualora il sistema della formazione professionale riuscirà ad elaborare una originale visione della qualità pedagogica. Questa scelta logica e metodologica non comporta, tuttavia, una mancata considerazione dei modelli di analisi e di valutazione delle azioni formative realizzati, ad esempio, nell’ambito della organizzazione aziendale ed utilizzati all’interno del sistema dei servizi formativi, quanto, piuttosto, una loro ri-meditazione anche attraverso la riformulazione di un impianto di ricerca e di un linguaggio più pertinenti e più adeguati al settore dei processi formativi dove è necessario che non vadano smarriti o disattesi quegli imprescindibili riferimenti di natura pedagogica che ne costituiscono, in ultima istanza, il significato più profondo. Analizzare, studiare e valutare la Qualità pedagogica della formazione significa ricercare e valutare la Qualità del processo di apprendimento inteso soprattutto come risultato dell'azione formativa che deve soddisfare le esigenze, i bisogni e le aspettative dei destinatari dell'azione formativa, i quali rivestono una posizione centrale. L'organizzazione dell'azione formativa è finalizzata allo sviluppo di apprendimenti consistenti nell'acquisizione e nello sviluppo di competenze che partono dai saperi e dalle esperienze di cui sono già in possesso i soggetti in formazione. Se la formazione vuole effettivamente consentire l'apprendimento ulteriore, essa deve rendere possibile la partecipazione dei soggetti alla progettazione e valutazione delle attività formative, al fine di svilupparne l'autonomia, l'autostima e la responsabilità. La qualità pedagogica della formazione consiste, pertanto, nell'integrare e nel collegare formazione generale e formazione professionale. In questo senso, per qualità pedagogica ci si riferisce all'insieme delle condizioni (criteri, modalità, visioni, strategie, risorse, processi) necessarie a produrre uno sviluppo dell'apprendimento in un contesto di opportunità educative intenzionalmente predisposte, che abbiano come proprio presupposto la centralità del soggetto, considerato come protagonista del proprio percorso formativo e come l'attore cui riconoscere il diritto dell'accesso alle competenze necessarie per assumere ruoli professionali e di cittadinanza nella società e nel mondo del lavoro ed a cui fornire "strutture di conoscenza" evolute da utilizzare in contesti che mutano sempre più rapidamente.
Fiorucci, M. (2005). La qualità pedagogica della formazione. In ALESSANDRINI G. (a cura di), Manuale per l’esperto dei processi formativi. Nuova edizione (pp. 191-212). ROMA : Carocci Editore.
La qualità pedagogica della formazione
FIORUCCI, Massimiliano
2005-01-01
Abstract
Il contributo affronta il tema della qualità pedagogia della formazione. In maniera sempre più frequente il mondo produttivo, i decisori, gli attori sociali nonché gli operatori e gli utenti della formazione professionale avanzano precise richieste di Qualità al sistema scolastico e formativo nel loro complesso. Questa “domanda” di Qualità, pur se appare a volte di non facile interpretazione, comporta, tuttavia, la necessità di predisporre una risposta adeguata in termini di strategie e di comportamenti operativi adatti allo scopo. Questa esigenza viene espressa in modo sempre più convinto attraverso la formulazione di giudizi sul funzionamento complessivo degli apparati micro e macro formativi. Una simile situazione, che sembra contraddistinguere soprattutto il sistema formativo, si riscontra anche nel settore dell’istruzione, laddove le richieste, partendo dalla necessità di un’efficienza maggiore del servizio scolastico, giungono a toccare i contenuti stessi dei curricula scolastici, che dovrebbero contribuire alla padronanza di più solide conoscenze di base da parte degli allievi, prepararli al cambiamento, ad un maggiore spirito di collaborazione, a vivere positivamente i rapporti interpersonali, a saper comunicare, ad assumersi delle precise responsabilità. Per garantire la qualità dell'offerta formativa diventa centrale, come è evidente, il tema dell'integrazione intesa come integrazione dei differenti sistemi che la producono. Si tratta di un'integrazione che riguarda le diverse fasi dell'azione formativa (aula, stage, autoformazione, fad, ecc., integrazione teoria-prassi), i diversi attori in essa coinvolti (gli attori dell'équipe di formazione), i diversi sistemi che ad essa concorrono (cfp, scuole, aziende, enti locali, servizi territoriali). La comunicazione e l'integrazione tra i differenti sistemi sono elementi decisivi affinché si possa parlare di qualità della formazione. Partendo dalle ragioni sopra indicate, un innalzamento del livello di qualità delle pratiche formative proposte e realizzate e delle logiche ad esse sottostanti può essere ottenuto proprio attraverso la valorizzazione della dimensione pedagogico-didattica dei processi formativi. Ciò comporta l’esigenza di ricercare e definire non tanto e non solo la qualità della formazione quanto la “qualità pedagogica” dell’offerta formativa. La qualità pedagogica costituisce, infatti, una particolare tipologia di qualità che può essere solo in parte “misurata” e “valutata” mediante il ricorso a metodologie e strumentazioni proprie di altri contesti. Da questo punto di vista, l’auspicato innalzamento del livello di qualità di quanto viene attualmente proposto e realizzato potrà prendere forma qualora il sistema della formazione professionale riuscirà ad elaborare una originale visione della qualità pedagogica. Questa scelta logica e metodologica non comporta, tuttavia, una mancata considerazione dei modelli di analisi e di valutazione delle azioni formative realizzati, ad esempio, nell’ambito della organizzazione aziendale ed utilizzati all’interno del sistema dei servizi formativi, quanto, piuttosto, una loro ri-meditazione anche attraverso la riformulazione di un impianto di ricerca e di un linguaggio più pertinenti e più adeguati al settore dei processi formativi dove è necessario che non vadano smarriti o disattesi quegli imprescindibili riferimenti di natura pedagogica che ne costituiscono, in ultima istanza, il significato più profondo. Analizzare, studiare e valutare la Qualità pedagogica della formazione significa ricercare e valutare la Qualità del processo di apprendimento inteso soprattutto come risultato dell'azione formativa che deve soddisfare le esigenze, i bisogni e le aspettative dei destinatari dell'azione formativa, i quali rivestono una posizione centrale. L'organizzazione dell'azione formativa è finalizzata allo sviluppo di apprendimenti consistenti nell'acquisizione e nello sviluppo di competenze che partono dai saperi e dalle esperienze di cui sono già in possesso i soggetti in formazione. Se la formazione vuole effettivamente consentire l'apprendimento ulteriore, essa deve rendere possibile la partecipazione dei soggetti alla progettazione e valutazione delle attività formative, al fine di svilupparne l'autonomia, l'autostima e la responsabilità. La qualità pedagogica della formazione consiste, pertanto, nell'integrare e nel collegare formazione generale e formazione professionale. In questo senso, per qualità pedagogica ci si riferisce all'insieme delle condizioni (criteri, modalità, visioni, strategie, risorse, processi) necessarie a produrre uno sviluppo dell'apprendimento in un contesto di opportunità educative intenzionalmente predisposte, che abbiano come proprio presupposto la centralità del soggetto, considerato come protagonista del proprio percorso formativo e come l'attore cui riconoscere il diritto dell'accesso alle competenze necessarie per assumere ruoli professionali e di cittadinanza nella società e nel mondo del lavoro ed a cui fornire "strutture di conoscenza" evolute da utilizzare in contesti che mutano sempre più rapidamente.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.