L'esplicito richiamo nei primi articoli del Codice del processo amministrativo ai principi di effettività della tutela e del giusto processo dà ragione della specifica attenzione dedicata dal nuovo testo normativo alla disciplina della fase cautelare, che, come era stato sottolineato nel dibattito che ha preceduto la scelta codificatoria, mentre costituisce, per le peculiari caratteristiche di autoritatività e esecutorietà che connotano l'esercizio del potere pubblico, un elemento imprescindibile per la garanzia dell'interesse - pubblico generale - alla tutela effettiva degli amministrati contro il cattivo uso del medesimo, imponendo la massima celerità ed immediatezza dell'intervento giurisdizionale, per altro verso, proprio in considerazione della particolare rilevanza degli interessi coinvolti (e per i riflessi che direttamente o indirettamente la loro composizione ha sulla collettività), deve essere massimamente attenta al rispetto del principio del contraddittorio processuale, onde evitare che una eccessiva compressione dei tempi di decisione, al di là dell'apparenza garantista, implichi nella sostanza una eccessiva e irragionevole riduzione del diritto di difesa (che deve essere garantito in modo equo e adeguato a tutte le parti, e non soltanto a quella ricorrente) e, soprattutto, impedisca una «giusta» e completa cognizione della controversia da parte del giudice (che deve poter conoscere le posizioni di tutte le parti e disporre del tempo minimo indispensabile a valutarle, ancorché in modo sommario): da ciò l'esigenza e - evidentemente - la difficoltà di contemperare speditezza decisoria e spazi defensionali e cognitori in un ragionevole e proporzionato bilanciamento dei suddetti diversi interessi. I temi più specificamente trattati sono: la rilevanza della fase cautelare nella struttura del Codice; l'esigenza di peculiare attenzione agli opposti interessi nella valutazione dell'istanza cautelare nel processo amministrativo; le questioni aperte affrontate dal Codice; l'evoluzione del ruolo della tutela cautelare e il suo rapporto con il giudizio di merito; il problema dell'effettività del contraddittorio e dell'adeguata cognizione della controversia da parte del Giudice; le limitazioni alla tutela cautelare nelle controversie sulle «grandi infrastrutture».
Sandulli, M.A. (2010). La fase cautelare. DIRITTO PROCESSUALE AMMINISTRATIVO(4).
La fase cautelare
SANDULLI, Maria Alessandra
2010-01-01
Abstract
L'esplicito richiamo nei primi articoli del Codice del processo amministrativo ai principi di effettività della tutela e del giusto processo dà ragione della specifica attenzione dedicata dal nuovo testo normativo alla disciplina della fase cautelare, che, come era stato sottolineato nel dibattito che ha preceduto la scelta codificatoria, mentre costituisce, per le peculiari caratteristiche di autoritatività e esecutorietà che connotano l'esercizio del potere pubblico, un elemento imprescindibile per la garanzia dell'interesse - pubblico generale - alla tutela effettiva degli amministrati contro il cattivo uso del medesimo, imponendo la massima celerità ed immediatezza dell'intervento giurisdizionale, per altro verso, proprio in considerazione della particolare rilevanza degli interessi coinvolti (e per i riflessi che direttamente o indirettamente la loro composizione ha sulla collettività), deve essere massimamente attenta al rispetto del principio del contraddittorio processuale, onde evitare che una eccessiva compressione dei tempi di decisione, al di là dell'apparenza garantista, implichi nella sostanza una eccessiva e irragionevole riduzione del diritto di difesa (che deve essere garantito in modo equo e adeguato a tutte le parti, e non soltanto a quella ricorrente) e, soprattutto, impedisca una «giusta» e completa cognizione della controversia da parte del giudice (che deve poter conoscere le posizioni di tutte le parti e disporre del tempo minimo indispensabile a valutarle, ancorché in modo sommario): da ciò l'esigenza e - evidentemente - la difficoltà di contemperare speditezza decisoria e spazi defensionali e cognitori in un ragionevole e proporzionato bilanciamento dei suddetti diversi interessi. I temi più specificamente trattati sono: la rilevanza della fase cautelare nella struttura del Codice; l'esigenza di peculiare attenzione agli opposti interessi nella valutazione dell'istanza cautelare nel processo amministrativo; le questioni aperte affrontate dal Codice; l'evoluzione del ruolo della tutela cautelare e il suo rapporto con il giudizio di merito; il problema dell'effettività del contraddittorio e dell'adeguata cognizione della controversia da parte del Giudice; le limitazioni alla tutela cautelare nelle controversie sulle «grandi infrastrutture».I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.