Ovidio ricostruisce per Pitagora, a conclusione delle Metamorfosi, un 'discorso sacro' che della dottrina pitagorica tiene presente soltanto la metempsicosi e il vegeterianismo che ne consegue. La metempsicosi, come la metamorfosi, rientra nei significati della metacosmesi. Pitagora è interpretato con Eraclito. Confronto con l'Upanishad Bhradaraniaka. Il discorso cosmogonico che Ovidio intraprende ad inizio dell'opera e in prima persona vede invece il poeta ispirato , pur in un evidente eccletismo, piuttosto ad Empedocle.Si apre anche il confronto che ad inzio dei Fasti è prestato a Giano, dove si riflette l'Inno dei Salii.Tra i lettori 'eccellenti' di Ovidio che tengono presenti i passi latini qui commentati : Shakespeare, Ronsard, Goethe, Lavoisier, Monti, Foscolo. -
Andreoni, E. (2008). Echi di un discorso sacro: Pitagora nella trascrizione di Ovidio. Rifrazioni Ovidiane. AUFIDUS, 65, 07-30.
Echi di un discorso sacro: Pitagora nella trascrizione di Ovidio. Rifrazioni Ovidiane
ANDREONI, Emanuela
2008-01-01
Abstract
Ovidio ricostruisce per Pitagora, a conclusione delle Metamorfosi, un 'discorso sacro' che della dottrina pitagorica tiene presente soltanto la metempsicosi e il vegeterianismo che ne consegue. La metempsicosi, come la metamorfosi, rientra nei significati della metacosmesi. Pitagora è interpretato con Eraclito. Confronto con l'Upanishad Bhradaraniaka. Il discorso cosmogonico che Ovidio intraprende ad inizio dell'opera e in prima persona vede invece il poeta ispirato , pur in un evidente eccletismo, piuttosto ad Empedocle.Si apre anche il confronto che ad inzio dei Fasti è prestato a Giano, dove si riflette l'Inno dei Salii.Tra i lettori 'eccellenti' di Ovidio che tengono presenti i passi latini qui commentati : Shakespeare, Ronsard, Goethe, Lavoisier, Monti, Foscolo. -I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.