La formazione dell’ingegnere ha registrato una progressiva specializzazione, originando una figura professionale ben lontana dall’ideale dell’artifex rinascimentale, che coniugava la perizia tecnica con una profonda formazione umanistica. Oggi, invece, si assiste ad un’inversione di tendenza: il bisogno di rispondere più adeguatamente alla complessità delle sfide poste dalla tecnoscienza sta spingendo diversi Paesi a introdurre nel curriculum delle facoltà di Ingegneria discipline –come l’etica, l’antropologia, la storia della tecnica o addirittura l’estetica- che si possono chiamare Engineering Humanities, sul modello delle Medical Humanities. -
Russo, M.T. (2007). Nuove prospettive nella formazione dell’ingegnere: le Engineering Humanities. MEDIC. METODOLOGIA DIDATTICA E INNOVAZIONE CLINICA, aprile 2007, 28-35..
Nuove prospettive nella formazione dell’ingegnere: le Engineering Humanities
RUSSO, MARIA TERESA
2007-01-01
Abstract
La formazione dell’ingegnere ha registrato una progressiva specializzazione, originando una figura professionale ben lontana dall’ideale dell’artifex rinascimentale, che coniugava la perizia tecnica con una profonda formazione umanistica. Oggi, invece, si assiste ad un’inversione di tendenza: il bisogno di rispondere più adeguatamente alla complessità delle sfide poste dalla tecnoscienza sta spingendo diversi Paesi a introdurre nel curriculum delle facoltà di Ingegneria discipline –come l’etica, l’antropologia, la storia della tecnica o addirittura l’estetica- che si possono chiamare Engineering Humanities, sul modello delle Medical Humanities. -I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.