Il contributo si propone di indagare i percorsi figurativi che costituiscono il topos del mare-testo nella Commedia, attraverso l’analisi dell’ipocoristico «navicella» nella metafora introduttiva del Purgatorio, con la quale Dante designa il proprio ingegno poetico. I nessi intratestuali, stabiliti nel commento di Benvenuto da Imola tra alcune metafore nautiche di contenuto metaletterario (Purg., I 1-3; Par., II 1-15 e XXIII 67-69; cui vanno ad aggiungersi Purg., XII 4-6 e XXVI 73-75), rappresentano il punto di partenza di una ricerca sostanzialmente bipartita: la prima parte tenta di dimostrare l’azione dell’immagine della navicula Petri sulla «navicella» dell’ingegno (un collegamento esplicitato dallo stesso Dante, con l’impiego del diminutivo in Purg., XXXII 127-29); i riscontri sono poi estesi anche al di fuori della Commedia (ad esempio, la metafora nautica proemiale di Conv., II 1 1). Nella seconda parte, a conferma della natura eminentemente metapoetica di questi topoi, se ne osserva la presenza nella formule istituzionalizzate dei trattati medievali di retorica.
Finazzi, S. (2010). La «navicella» dell’ingegno: genesi di un’immagine dantesca. RIVISTA DI STUDI DANTESCHI, X(1), 106-126.
La «navicella» dell’ingegno: genesi di un’immagine dantesca
FINAZZI, SILVIA
2010-01-01
Abstract
Il contributo si propone di indagare i percorsi figurativi che costituiscono il topos del mare-testo nella Commedia, attraverso l’analisi dell’ipocoristico «navicella» nella metafora introduttiva del Purgatorio, con la quale Dante designa il proprio ingegno poetico. I nessi intratestuali, stabiliti nel commento di Benvenuto da Imola tra alcune metafore nautiche di contenuto metaletterario (Purg., I 1-3; Par., II 1-15 e XXIII 67-69; cui vanno ad aggiungersi Purg., XII 4-6 e XXVI 73-75), rappresentano il punto di partenza di una ricerca sostanzialmente bipartita: la prima parte tenta di dimostrare l’azione dell’immagine della navicula Petri sulla «navicella» dell’ingegno (un collegamento esplicitato dallo stesso Dante, con l’impiego del diminutivo in Purg., XXXII 127-29); i riscontri sono poi estesi anche al di fuori della Commedia (ad esempio, la metafora nautica proemiale di Conv., II 1 1). Nella seconda parte, a conferma della natura eminentemente metapoetica di questi topoi, se ne osserva la presenza nella formule istituzionalizzate dei trattati medievali di retorica.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.