Riferita alla dinamica giuridica la ragionevolezza è un criterio di interpretazione ed uno strumento di argomentazione volto a rintracciare la regola vigente in un caso. Nelle decisioni rappresenta un criterio di giudizio, e, nel diritto oggettivo, uno strumento non formale per definire il rapporto tra le fonti in funzione dei valori di cui esse sono portatrici. Il bilanciamento costituisce una tecnica del giudizio di ragionevolezza quando si tratta di risolvere il conflitto tra due diritti antagonisti, cioè un conflitto di norme in concreto, che, a sua volta, impone di coordinare due valori collidenti. Il bilanciamento ha propri criteri: in primis la gerarchia dei valori, che porta a ravvisare un limite insuperabile nel contenuto minimo dei diritti inviolabili e nella verifica dei mezzi impiegati a garantirne il rispetto; il problema rimane dinanzi a quei valori che appaiono pariordinati, rispetto ai quali il bilanciamento tende ad operare mediante un apprezzamento del caso concreto. Ragionevolezza e bilanciamento costituiscono criteri per risolvere in concreto il problema dei limiti alla prevalenza del diritto comunitario ed il punto di maggior frizione è nel rapporto tra regime comunitario e diritti inviolabili della persona. Il bilanciamento, in ogni modo, trova sempre un limite invalicabile nella dignità umana, la cui tutela non è suscettibile di apprezzamento individuale e deve operare a favore ma anche contro l’interessato.

DEL PRATO, E.E. (2010). Ragionevolezza e bilanciamento. RIVISTA DI DIRITTO CIVILE, 1, 1-18.

Ragionevolezza e bilanciamento

DEL PRATO, ENRICO ELIO
2010-01-01

Abstract

Riferita alla dinamica giuridica la ragionevolezza è un criterio di interpretazione ed uno strumento di argomentazione volto a rintracciare la regola vigente in un caso. Nelle decisioni rappresenta un criterio di giudizio, e, nel diritto oggettivo, uno strumento non formale per definire il rapporto tra le fonti in funzione dei valori di cui esse sono portatrici. Il bilanciamento costituisce una tecnica del giudizio di ragionevolezza quando si tratta di risolvere il conflitto tra due diritti antagonisti, cioè un conflitto di norme in concreto, che, a sua volta, impone di coordinare due valori collidenti. Il bilanciamento ha propri criteri: in primis la gerarchia dei valori, che porta a ravvisare un limite insuperabile nel contenuto minimo dei diritti inviolabili e nella verifica dei mezzi impiegati a garantirne il rispetto; il problema rimane dinanzi a quei valori che appaiono pariordinati, rispetto ai quali il bilanciamento tende ad operare mediante un apprezzamento del caso concreto. Ragionevolezza e bilanciamento costituiscono criteri per risolvere in concreto il problema dei limiti alla prevalenza del diritto comunitario ed il punto di maggior frizione è nel rapporto tra regime comunitario e diritti inviolabili della persona. Il bilanciamento, in ogni modo, trova sempre un limite invalicabile nella dignità umana, la cui tutela non è suscettibile di apprezzamento individuale e deve operare a favore ma anche contro l’interessato.
2010
DEL PRATO, E.E. (2010). Ragionevolezza e bilanciamento. RIVISTA DI DIRITTO CIVILE, 1, 1-18.
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