L'articolo accompagna e commenta la traduzione, apparsa sullo stesso numero della rivista, del saggio Der film, scritto dal filosofo polacco Roman Ingarden nel 1928 e pubblicato dopo molte revisioni nel 1962, all’interno dello studio sull’ontologia dell’opera d’arte Untersuchungen zur Ontologie der Kunst. In particolare, l'articolo inserisce la riflessione sul cinema all'interno della più vasta riflessione di Ingarden sull'arte compiuta in Das literarische Kunstwerk. L'opera cinematografica, al confronto con la letteratura, rivela una struttura più semplice, meno stratificata. Essendo maggiormente legato agli aspetti visivi, nella fruizione del film si fa inoltre più evidente la questione della illusione di realtà.
Angelucci, D. (2004). Il cinema nell’estetica di Roman Ingarden. MATERIALI DI ESTETICA, 10, 125-137.
Il cinema nell’estetica di Roman Ingarden
ANGELUCCI, DANIELA
2004-01-01
Abstract
L'articolo accompagna e commenta la traduzione, apparsa sullo stesso numero della rivista, del saggio Der film, scritto dal filosofo polacco Roman Ingarden nel 1928 e pubblicato dopo molte revisioni nel 1962, all’interno dello studio sull’ontologia dell’opera d’arte Untersuchungen zur Ontologie der Kunst. In particolare, l'articolo inserisce la riflessione sul cinema all'interno della più vasta riflessione di Ingarden sull'arte compiuta in Das literarische Kunstwerk. L'opera cinematografica, al confronto con la letteratura, rivela una struttura più semplice, meno stratificata. Essendo maggiormente legato agli aspetti visivi, nella fruizione del film si fa inoltre più evidente la questione della illusione di realtà.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
