Nota a Cass. civ., I Sez., 1 marzo 2010, n. 4863. L'autore analizza la questione dell'ammissibilità del contratto preliminare con clausole anticipatorie e della idoneità di quest'ultimo al trasferimento del possesso ad usucapionem. Esaminate le diverse posizioni a favore e contro la circolazione del possesso e suggerito, viceversa, il superamento della logica del “tipo” e della sussunzione, l'autore propone l'adozione di un aproccio casistico. Dal che discende la configurazione, nella prospettiva del lavoro, del contratto preliminare “ad effetti anticipati” quale accordo atipico di cessione del possesso che il notaio, dopo un'attenta valutazione degli interessi, dei motivi e della volontà delle parti, può essere chiamato a redigere.
Longobucco, F. (2011). Contratto preliminare “ad effetti anticipati” e accordo atipico di cessione del possesso: una questione di interpretazione. GIURISPRUDENZA ITALIANA(3), 552-556.
Contratto preliminare “ad effetti anticipati” e accordo atipico di cessione del possesso: una questione di interpretazione
LONGOBUCCO, FRANCESCO
2011-01-01
Abstract
Nota a Cass. civ., I Sez., 1 marzo 2010, n. 4863. L'autore analizza la questione dell'ammissibilità del contratto preliminare con clausole anticipatorie e della idoneità di quest'ultimo al trasferimento del possesso ad usucapionem. Esaminate le diverse posizioni a favore e contro la circolazione del possesso e suggerito, viceversa, il superamento della logica del “tipo” e della sussunzione, l'autore propone l'adozione di un aproccio casistico. Dal che discende la configurazione, nella prospettiva del lavoro, del contratto preliminare “ad effetti anticipati” quale accordo atipico di cessione del possesso che il notaio, dopo un'attenta valutazione degli interessi, dei motivi e della volontà delle parti, può essere chiamato a redigere.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.