Between the fourth and fifth decade of the eighteenth century the restoration of the basilicas in Rome acquires particular originality, losing the fragmentary nature than in previous decades had tied it to local needs. In this context the most significant episodes are certainly those relating to the three main churches of the rione Monti: S. Giovanni in Laterano, Santa Croce in Gerusalemme, and, specifically, S. Maria Maggiore. The importance of the restoration of the latter church has already been emphasized; now, the review of a proposed arrangement of the Piazza Santa Maria Maggiore offers a clearer and broader picture of the piece of work as a whole. Essentially, the project involved the construction of a sort of semi-circular courtyard and the demolition of a "casamento" who invaded the area of the square. By this way the new facade is inextricably tied to the transformation of the south-east of the city, assuming a fully urban logic.

Fra il quarto e il quinto decennio del Settecento il restauro delle basiliche acquista a Roma particolare originalità, perdendo quel carattere frammentario che nei decenni precedenti aveva legato tale, diffusissima, pratica ad esigenze locali, o addirittura, parrocchiali. In quest'ambito gli episodi più significativi e convincenti sono certamente costituiti dagli interventi sulle tre principali basiliche del vastissimo rione Monti: S. Giovanni in Laterano, S. Croce in Gerusalemme e, appunto, S. Maria Maggiore. Di quest'ultimo restauro è stata già sottolineata la straordinaria efficacia architettonica; ora, la rivisitazione di un progetto di sistemazione di piazza Santa Maria Maggiore, redatto dal Fuga attorno al 1740, contemporaneamente alla serie dei disegni per la nuova facciata della basilica, offre un quadro più chiaro ed ampio dell'intervento nel suo complesso. Essenzialmente il progetto prevedeva la realizzazione di un sorta di sagrato semicircolare, nonché la demolizione di un "casamento de' Bonefagi" che invadeva l'area della piazza. Per tal via la nuova facciata si legava indissolubilmente alle trasformazioni della parte sud-orientale della città, assumendo una logica pienamente urbana.

Micalizzi, P. (2007). Un progetto di Ferdinando Fuga per la sistemazione di piazza Santa Maria Maggiore a Roma. STORIA DELL'URBANISTICA, 6, 105-115.

Un progetto di Ferdinando Fuga per la sistemazione di piazza Santa Maria Maggiore a Roma

MICALIZZI, Paolo
2007-01-01

Abstract

Between the fourth and fifth decade of the eighteenth century the restoration of the basilicas in Rome acquires particular originality, losing the fragmentary nature than in previous decades had tied it to local needs. In this context the most significant episodes are certainly those relating to the three main churches of the rione Monti: S. Giovanni in Laterano, Santa Croce in Gerusalemme, and, specifically, S. Maria Maggiore. The importance of the restoration of the latter church has already been emphasized; now, the review of a proposed arrangement of the Piazza Santa Maria Maggiore offers a clearer and broader picture of the piece of work as a whole. Essentially, the project involved the construction of a sort of semi-circular courtyard and the demolition of a "casamento" who invaded the area of the square. By this way the new facade is inextricably tied to the transformation of the south-east of the city, assuming a fully urban logic.
2007
Fra il quarto e il quinto decennio del Settecento il restauro delle basiliche acquista a Roma particolare originalità, perdendo quel carattere frammentario che nei decenni precedenti aveva legato tale, diffusissima, pratica ad esigenze locali, o addirittura, parrocchiali. In quest'ambito gli episodi più significativi e convincenti sono certamente costituiti dagli interventi sulle tre principali basiliche del vastissimo rione Monti: S. Giovanni in Laterano, S. Croce in Gerusalemme e, appunto, S. Maria Maggiore. Di quest'ultimo restauro è stata già sottolineata la straordinaria efficacia architettonica; ora, la rivisitazione di un progetto di sistemazione di piazza Santa Maria Maggiore, redatto dal Fuga attorno al 1740, contemporaneamente alla serie dei disegni per la nuova facciata della basilica, offre un quadro più chiaro ed ampio dell'intervento nel suo complesso. Essenzialmente il progetto prevedeva la realizzazione di un sorta di sagrato semicircolare, nonché la demolizione di un "casamento de' Bonefagi" che invadeva l'area della piazza. Per tal via la nuova facciata si legava indissolubilmente alle trasformazioni della parte sud-orientale della città, assumendo una logica pienamente urbana.
Micalizzi, P. (2007). Un progetto di Ferdinando Fuga per la sistemazione di piazza Santa Maria Maggiore a Roma. STORIA DELL'URBANISTICA, 6, 105-115.
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